
“Abbiamo scherzato!”, sembrerebbe la frase più appropriata per declinare i negoziati per la tregua in Ucraina voluti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. I risultati principali per gli incontri di Jeddah sono parole e la rimozione dai negoziati per risolvere il conflitto militare tra Russia e Ucraina dell’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Keith Kellogg.
La tregua dei trenta giorni, proclamata da Ucraina e Stati Uniti sembra un pannicello caldo per gli elettori di Trump che così potranno dire: lui ci ha provato. Dal 12 di marzo Kiev ha di nuovo accesso ai dati satellitari, aerei pieni di armi dagli Stati Uniti sono volati verso la Polonia. Nonostante l’evidenza di un nulla di fatto sulla pace e qualche progresso sull’accordo dei minerali, il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Tim Waltz sui negoziati con l’Ucraina: “Per il momento le delegazioni ucraina e americana si sono prese una pausa”.
“La palla ora è nel campo della Russia per la pace in Ucraina”, ha detto il loquace segretario Stato Marco Rubio; “Parleremo con i russi nei prossimi giorni”, ha osservato. Previsto secondo gli americani un incontro oggi a Mosca anche se il portavoce del Cremlino, Dmitrj Peskov ha detto che per ora nessuno dagli Stati Uniti ha chiamato Putin. In ogni caso Volodymyr Zelensky ha di nuovo accesso alla Casa Bianca, parola di Trump in persona.
Le delegazioni statunitense e ucraina non hanno discusso la questione delle concessioni territoriali nei negoziati dell’11 marzo, che sono il presupposto secondo la Russia per iniziare a parlare di pace. Inoltre “Non è stato ancora fatto alcun passo per revocare le sanzioni contro la Russia”, ha affermato Rubio. Secondo il Segretario di Stato americano sul mantenimento di un possibile cessate il fuoco in Ucraina: “le operazioni militari sono facili da monitorare, anche utilizzando i satelliti”, una dichiarazione alquanto bizzarra visto che i satelliti non sono telecamere accese 24 ore su 24 ma sono più punti di osservazione in cui vengono ricostruite immagini di zone nelle diverse ore della giornata.
Le parti per altro non sono d’accordo nemmeno su cosa significhi tregua: gli Stati Uniti hanno detto che il primo round di negoziati in Arabia Saudita è stato dedicato alla proposta dell’Ucraina di istituire un regime di silenzio in mare e in cielo. Mentre Zelensky ha detto che il silenzio deve essere anche via terra. In merito alle elezioni Zelensky ha detto sì, ma dopo la fine della guerra.
La Commissione Europea non è d’accordo con la valutazione della politica dell’UE nei confronti dell’Ucraina come favorevole alla guerra e ha assicurato che è finalizzata al raggiungimento della pace. I francesi hanno replicato: “L’Europa deve respingere qualsiasi forma di smilitarizzazione dell’Ucraina” – fonte ministro della Difesa francese. “Il primo dovere degli eserciti del continente europeo è quello di elaborare una dottrina che dovrebbe diventare la base dell’esercito ucraino per i prossimi cinque-dieci anni” ha affermato Sebastian Lecornu. Macron ha chiesto un “piano per definire le garanzie di sicurezza” in caso di cessate il fuoco in Ucraina e di farlo a un ritmo accelerato, tenendo conto dell’accelerazione dei negoziati di pace
Il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski: “Posso confermare che sono riprese le forniture di armi statunitensi al territorio ucraino” Dall’Ucraina si apprende che un An-26 ucraino volato dagli aeroporti dell’Ucraina occidentale a Varsavia.
Il capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina Andrj Yermak: “Mai prima d’ora il cessate il fuoco è sembrato così vicino”. I presidenti di entrambi i paesi – a distanza – hanno concordato di concludere quanto prima un accordo globale sullo sviluppo delle risorse minerarie critiche dell’Ucraina, fonte Ufficio del Presidente dell’Ucraina.
“L’Ucraina è pronta a cessare il fuoco per 30 giorni. Se la Russia vuole porre fine alla guerra, deve fare lo stesso. La guerra non verrà congelata, perché in futuro ci aspettiamo in linea di principio la fine della guerra”, ha affermato il consigliere del capo dell’ufficio presidenziale. Però ha aggiunto il ministro degli Esteri ucraino Andrij Sibiga: “Siamo a favore di una pace giusta e globale, che è la chiave per la sicurezza in Europa. Non abbiamo bisogno di una situazione di semplice assenza di guerra, non abbiamo bisogno di Minsk-3 o Yalta-2”, ha detto Sibiga. E quindi ha chiosato Zelensky: “L’Ucraina non riconoscerà i “territori occupati” come russi,”.
Nella giornata del 12 di marzo è stato riferito che il capo del comando operativo delle forze armate dell’Ucraina “Nord”, il maggiore generale Dmitry Krasilnikov, è stato licenziato. Ha guidato questo gruppo esattamente per due anni, dal 12 marzo 2023 ed era impegnato sul front di Kursk.
Le reazioni russe a quando dichiarato da Washington e Kiev sono tate le seguenti, il vicepresidente del Consiglio della Federazione Konstantin Kosachev ha detto: “Qualsiasi accordo per risolvere la crisi ucraina deve avvenire secondo le condizioni russe e non americane”.
E ancora il ministro per gli Affari Estri Sergei Lavrov: “L’Ucraina avrebbe mantenuto i confini del 1991, ma senza la Crimea e parte del Donbass, se Kiev avesse collaborato e attuato le proprie iniziative”. ”Se collaborassero e attuassero la propria iniziativa, avrebbero ancora i confini del 1991 senza la Crimea, senza una parte del Donbass. Ogni volta che imbrogliano, perdono”, ha continuato Lavrov in un’intervista ai blogger americani Andrew Napolitano, Larry Johnson e Mario Naufal. Il portavoce del Cremlino Dmitrj Peskov in una dichiarazione a Bloomberg: “La Russia è aperta agli sforzi pacifici, a una soluzione pacifica intorno all’Ucraina, e in realtà preferiamo raggiungere i nostri obiettivi con mezzi pacifici e diplomatici.- ha detto.“Se oggi e domani si dimostrasse che l’Ucraina è pronta per i negoziati, sarebbe una storia completamente diversa”. “Gli Stati Uniti non hanno ancora richiesto una nuova conversazione telefonica tra Putin e Trump”. Peskov ha esortato a “non esagerare”, parlando della reazione della Federazione Russa alla proposta di tregua di 30 giorni
Quello che è accaduto di importante è la ripresa dei colloqui tra i servizi segreti Mosca e Washington: Naryshkin ha avuto una conversazione telefonica con il capo della CIA, fonte SVR. Obiettivo ristabilire contatti per la sicurezza globale.
Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornata alle ore 17:00 del 12 marzo.
L’esercito russo ha messo sotto controllo gli insediamenti cosacchi di Kursk di Loknya, 1° Knyazhy, 2° Knyazhy, Zamosc e Mirny fonte ministero della Difesa russo. Ci sono state segnalazioni di una fuga di massa della guarnigione ucraina di Sudzha verso il confine. Secondo le fonti ucraine l’area del territorio controllato dall’esercito ucraino nella regione russa di Kursk è scesa a meno di 200 kmq. Nel pomeriggio del 12 marzo fonti social locali affermavano: “le truppe ucraine hanno completamente abbandonato Sudzha”
Registrata la presenza di una coppia di bombardieri strategici americani B-52H che pattugliano le acque del Mar Baltico. Nel pomeriggio di ieri bombardamenti su Odessa. Sono stati confermati gli attacchi alle infrastrutture a Dnipropetrovs’k, si sono udite esplosioni a Kiev, Pavlohrad, Kramators’k, sull’isola di Zmeiny, nelle regioni di Čerkasy, Charkiv, Sumy e Chmel’nyc’kyj.
I sistemi di difesa aerea russa hanno respinto un attacco notturno alla regione di Bryansk.
In direzione Seversky i russi cercano di avanzare a ovest di Bilohorivka. Gli ucraini stanno opponendo resistenza.
Continuano ad arrivare informazioni da Torec’k sullo schieramento di unità delle forze armate ucraine nelle profondità dello sviluppo urbano.
Nella direzione Pokrovs’k, continuano le controazioni negli insediamenti di Shevchenko, Peschane, Kotlyne e Uspenivka. Sul fianco destro, a est di Pokrovs’k, le forze armate russe attaccano nella zona dell’insediamento Tarasivka.
Sul fronte di Zaporižžja, le forze armate russe hanno alzato la bandiera nell’insediamento da lungo tempo P’yatykhatky. Il villaggio, situato in una pianura, è distrutto dall’estate 2023, non ci sono scantinati, è possibile che non vi sia alcun consolidamento nel villaggio stesso.
Graziella Giangiulio
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