Il secolo asiatico di Razak

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di Tommaso dal Passo  CINA – Pechino 03/11/2016. Il primo ministro della Malesia ha chiesto alle ex potenze coloniali di non fare “lezioni” ai paesi che avevano sfruttato e a rispettare la loro indipendenza. Najib Razak ha poi difeso i crescenti legami del suo paese con la Cina, riporta China Daily.

«Non è compito loro dare lezioni su come condurre i propri affari interni ai paesi che una volta hanno sfruttato», ha dichiarato Razak in un editoriale pubblicato sul quotidiano. Razak, durante la sua visita ufficiale in Cina, ha detto che sia la Malesia che la Cina concordano sulla «necessità di difendere la sovranità» degli Stati, così come i valori e sistemi dei loro stessi governi.

Il leader malese e il suo omologo cinese, Li Keqiang (nella foto), hanno firmato 14 accordi di collaborazione, tra cui uno per l’acquisto di pattugliatori dalla Cina, così come in tema di cooperazione navale nel Mar Cinese Meridionale, area in cui entrambi i paesi sono coinvolti direttamente in conflitti territoriali.

«Questo sarà il secolo asiatico», ha scritto Razak, aggiungendo che è «fondamentale che le istituzioni globali riflettano i desideri legittimi e i punti di vista dei paesi che non hanno avuto nessuna voce in capitolo sull’infrastruttura legale e di sicurezza, istituita dai vincitori della Seconda guerra mondiale».

Il premier malese ha anche sottolineato l’importanza della infrastruttura economica rappresentata dall’Asian Infrastructure Investment Bank: «Abbiamo bisogno di nuove istituzioni per una nuova era».

La visita di Najib Razak in Cina ha seguito quella del presidente delle Filippine Rodrigo Duterte che ha annunciato la separazione delle Filippine dagli Stati Uniti e legami più stretti con la Cina.