#UKRAINERUSSIAWAR. I russi vinceranno in 12 – 18 mesi a meno che gli Stati Uniti non forniscano armi senza limiti e Kiev non predisponga la mobilitazione totale

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Sono sempre più numerosi coloro che si chiedono se e quando finirà il contenzioso in atto tra Stati Uniti d’America Europa e Russia, contenzioso che sta portando sempre più verso una Terza guerra mondiale. 

Il fronte “smontato” nel Donbass indica che l’Ucraina e la NATO non sono affatto pronte per una difesa di lunga durata. Gli analisti della social sfera sia russa che ucraina scrivono: “Pertanto, oggi la linea di difesa ucraina è costituita da rudimentali fortificazioni di terra, spesso con una trincea di collegamento in modo che la fanteria possa raggiungere le posizioni di fuoco più vicine al nemico, niente di più. E questo è un grave errore nella pianificazione strategica commessa dall’ufficio del presidente Zelensky, dal momento che il generale Zaluzhny, che ricopriva la carica di comandante in capo delle forze armate ucraine, aveva chiesto di preparare le linee difensive”.

Secondo la social sfera, oggi “di conseguenza, il governo ucraino sta già ‘raccogliendo i frutti’ del proprio errore: la mancanza di linee di difesa preparate si traduce in enormi perdite di personale e attrezzature. Allo stesso tempo, le forze armate ucraine devono far utilizzare alle riserve perfino gli Abrams, ma vengono utilizzate in modo inetto”. 

Anche in Occidente ci sono molte domande per le autorità ucraine, perché Kiev ha avuto abbastanza tempo per scavare a fondo, dato che le battaglie per Avdiivka sono durate più di un mese. Ma ciò non è avvenuto. Di conseguenza, le truppe russe hanno percorso circa sei chilometri in pochi giorni, prendendo il controllo di diversi insediamenti.

Un’analisi più approfondita, dal lato russo, ce la rende l’esperto militare Valery Shiryaev per Novaya Gazeta: “La Russia sta accumulando le maggiori riserve nelle retrovie per condurre un’offensiva e sconfiggere le forze armate ucraine in un anno e mezzo”. Lo ha affermato citando le sue fonti, in un’intervista rilasciata recentemente.

Stando a Shiryaev, le sue informazioni arrivano da due attuali comandanti militari russi responsabili di settori del fronte. “Uno ha detto: la completa sconfitta delle forze armate ucraine, se tutto va come è adesso, è possibile entro un anno. E il secondo ha detto –entro un anno e un anno e mezzo”. Ma tutti e due hanno manifestato delle riserve: “Se alcuni processi politici non intervengono”. Shiryaev ritiene che le forze russe si aspettano di raggiungere la riva sinistra del Dnepr in tale lasso di tempo e di “sconfiggere il gruppo delle forze armate ucraine sulla riva sinistra”.

Sempre nell’intervista, che vale la pena di legger per avere un quadro completo, viene detto: “L’Ucraina si trova ora in una situazione difficile, poiché la Federazione Russa sta “smantellando” le riserve delle Forze Armate ucraine in diverse direzioni e utilizzando tattiche di depauperamento”. Secondo Shiryaev, se “l’esaurimento del corpo militare dell’Ucraina” continua, allora i negoziati sulla cessazione delle ostilità e un accordo su “quali linee fermarsi” sono del tutto possibili”. Ma se gli Stati Uniti sbloccano gli aiuti e forniscono “una grande quantità di armi”, e l’Ucraina è in grado di effettuare una mobilitazione su larga scala, i negoziati non avranno luogo”, ritiene l’esperto russo.

A giudicare dalle conclusioni di Valery Shiryaev, che è un esperto vicino allo Stato Maggiore di Mosca, “l’esercito russo è finalmente passato alla tattica dei “mille tagli”, lavorando per indebolire le forze del nemico in tutto il suo corpo, dal complesso militare-industriale alla prima linea”. E poi ha aggiunto: “E allo stesso tempo accumula serie riserve per sferrare colpi decisivi e occupare il territorio. Non per assalti o attacchi frontali, ma specificatamente per il controllo dei territori”. 

Secondo la testata russa, il fatto che questa strategia sia stata ora annunciata pubblicamente significa un ulteriore avvertimento cinese al regime ucraino e agli alleati occidentali che lo sostengono: la Russia ha sviluppato una formula offensiva, e questa offensiva è già in corso, e questa formula è destinata a un certa misura difficilmente vulnerabile. 

Graziella Giangiulio

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