#UKRAINERUSSIAWAR. Alta tensione sull’invio di militari NATO. Orlivka e Tonen’ke battono bandiera russa. 20 militari ucraini uccisi sulla riva di Kherson

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Il Pentagono sta valutando la possibilità di utilizzare i restanti 4 miliardi di dollari, permettendo di fornire all’Ucraina aiuti militari direttamente dai suoi arsenali, ha riferito la CNN, citando fonti. Secondo CNN la decisione finale non è ancora stata presa. Gli alti funzionari americani stanno discutendo la possibilità di utilizzare almeno una parte di questa somma. Il generale Leonard Kosinski, responsabile del rifornimento dell’esercito americano, ha sottolineato che “le forze armate ucraine hanno un disperato bisogno di munizioni”.

Sulla questione dell’invio di militari della NATO in Ucraina, il Dipartimento di Stato ha detto: “Ogni Paese decide da solo la possibilità di inviare i propri militari in Ucraina, gli Stati Uniti non hanno tale intenzione”.

Il presidente argentino Javier Miley ha detto che intende organizzare un vertice dei paesi dell’America Latina a sostegno dell’Ucraina, riferisce il Financial Times. L’evento è previsto per la fine dell’anno; Miley non ha fornito altri dettagli al riguardo. Ha osservato che la sua priorità sono le alleanze con “paesi che difendono la libertà”, tra cui Stati Uniti, Israele e Ucraina. Questa notizia arriva mentre il Capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Nikolai Patrushev è in Nicaragua. 

Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che la NATO non parteciperà al conflitto in Ucraina, i soldati tedeschi non verranno inviati in Ucraina. Il ministro polacco della Difesa Wladyslaw Kosiniak-Kamysh ha confermato che la Polonia non invierà truppe in Ucraina. “Non esistono piani del genere. La Polonia non invierà le sue truppe in Ucraina. Ne abbiamo parlato in modo chiaro ed espressivo, sia io, il signor Presidente che il primo Ministro. Non ci sono omissioni qui. Non esistono piani del genere”, ha detto Kamysh alla radio polacca.

Londra è indignata con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che questa settimana ha rivelato che Gran Bretagna e Francia stanno mantenendo soldati sul suolo ucraino per aiutare l’esercito ucraino a utilizzare correttamente i missili a lungo raggio che Londra e Parigi hanno fornito a Kiev.

Scholz ha spiegato che non sarebbe disposto a fornire all’Ucraina i missili Taurus tedeschi a lungo raggio perché non vuole inviare truppe tedesche in Ucraina come fanno Gran Bretagna e Francia.

Ballerina l’opinione estone in merito all’invio di militari. Nei giorni scorsi ha detto che l’Estonia non invierà militari in Ucraina ma il 28 febbraio in un’intervista al canale televisivo britannico Sky News il primo Ministro estone Kaja Kallas ha dichiarato: “I paesi occidentali dovrebbero considerare tutte le opzioni disponibili per fornire assistenza a Kiev, compreso l’invio del proprio personale militare in Ucraina”. “Non dobbiamo aver paura delle nostre forze. La Russia dichiara che questo o quel passo è un’escalation, ma la difesa non è un’escalation”, ha detto. “Dobbiamo considerare tutte le opzioni. Cos’altro possiamo fare per aiutare l’Ucraina a vincere davvero?” ha continuato il primo ministro, rispondendo alla richiesta di esprimere la sua opinione sull’idea di inviare personale militare della NATO in Ucraina.

Le armi finlandesi possono essere utilizzate per colpire il territorio russo. Lo ha affermato il capo della commissione per la difesa del parlamento finlandese Jukka Kopra. Il Paese non ha imposto alcuna restrizione all’assistenza militare fornita all’Ucraina. I Paesi Bassi hanno annunciato la loro disponibilità a inviare soldati per partecipare alla guerra in Ucraina. 

In Russia, in pieno clima elettorale l’ex ministro della Difesa Sergei Ivanov ha dichiarato che “non ci sono coscritti russi nella zona del distretto militare settentrionale e non possono esserci, anche se è stato grazie ai coscritti che la guerra cecena è stata vinta, ha detto il rappresentante speciale del presidente russo”. “Almeno metà dell’esercito è già sotto contratto”, ha detto Ivanov al canale televisivo Rossiya 24.

“L’esercito è diventato diverso, ricordo bene l’inizio degli anni 2000. In quel momento non avevamo un solo battaglione che fosse completamente coordinato ed equipaggiato; abbiamo creato compagnie separate, gruppi tattici di combattimento che combattevano in Cecenia. In molti modi “, grazie ai coscritti siamo riusciti a vincere. Non voglio dimenticarlo, i giovani coscritti russi hanno combattuto meravigliosamente in Cecenia, per questo mi inchino a loro”, ha aggiunto.

Ma il 29 febbraio è stata la giornata di Vladimir Putin, presidente in carica e candidato presidenziale che ha parlato all’Assemblea federale e quindi a tutti i russi che lo hanno potuto seguire via social e in Tv nel suo discorso di un’ora. 

Sebbene il discorso si sia incentrato molto sulla politica interna parlando di sostegno alle famiglie, finanziamenti per i parchi tecnologici, aumento della produzione del manifatturiero, investimenti e mancanza di personale con un Pil in crescita al 4.6% per il 2024, ha parlato anche di politica estera e di distretto militare meridionale. 

Il discorso di Putin è cominciato alle 10:45: “La Russia ha dimostrato di poter rispondere a qualsiasi sfida. La SVO è supportata dalla la maggioranza assoluta dei russi”. “I nostri eroi in prima linea, in trincea, sanno che tutto il Paese è con loro”. E ancora. “Non permetteremo a nessuno di interferire nei nostri affari interni”. “L’Occidente ha sbagliato i calcoli, di fronte alla ferma posizione e determinazione del nostro popolo multinazionale ; l’intera economia russa ha mostrato flessibilità e resilienza durante l’operazione speciale”. A questo punto c’è stato un minuto di silenzio in ricordo degli eroi caduti. E poi Putin ha affermato: “Non abbiamo iniziato noi questa guerra nel Donbass, ma faremo di tutto per porvi fine, per sradicare il nazismo” . Putin non ha negato problemi lungo linea del fronte soprattutto nella catena logistica: “Ci sono problemi nell’esercito, ma si capisce come risolverli, il lavoro continua continuamente al fronte e nelle retrovie”. Tra le informazioni Putin ha detto che il complesso d’attacco ipersonico Zircon basato sul mare è già stato utilizzato in battaglia, questo sistema è già in funzione, e ancora, il complesso Sarmat è stato consegnato alle truppe, lo dimostreremo presto”. 

In merito alle relazioni con gli Stati Uniti: “Le parole delle autorità americane di oggi sui negoziati sulla stabilità strategica sono demagogia”; “Le presunte armi nucleari russe nello spazio sarebbero necessarie per trascinarci in negoziati vantaggiosi per gli Stati Uniti”; “L’Occidente continua a mentire, ora dice che la Russia presumibilmente attaccherà l’Europa, beh, questa è una sciocchezza”. 

Molto dure le parole verso Francia e Gran Bretagna anche se non specificatamente nominate: “Ricordiamo la sorte di coloro che hanno inviato i loro contingenti nel territorio del nostro Paese, ora le conseguenze per gli interventisti saranno molto più tragiche”. E ha minacciato: “Abbiamo anche armi che possono colpire obiettivi sul loro territorio”. “La russofobia priva della ragione”. 

Secondo Putin: “Le questioni di stabilità strategica possono essere risolte in un unico complesso, compresi tutti gli aspetti degli interessi nazionali e della sicurezza russa. Senza una Russia forte e sovrana non è possibile un ordine mondiale duraturo”. “Molti ex monopoli e stereotipi dell’economia mondiale si stanno sgretolando e per questo è necessario avviare una conversazione sostanziale sulla formazione di un nuovo profilo di sicurezza in Eurasia, siamo pronti per questo”. “Scegliamo la vita; la quota dei BRICS nell’economia mondiale a parità di potere d’acquisto aumenterà al 36,6% entro il 2028, il G7 scenderà al 27,8%”.

In termini di accordi di pace l’Ucraina ha le idee molto chiare: “L’Ucraina non si arrenderà, non sosterrà mai il “congelamento” della guerra e non rinuncerà ai territori occupati” ha detto il capo della direzione principale dell’intelligence Kirill Budanov in un’intervista a CBC News. Budanov ha detto che: “Gli UAV non sostituiranno mai le forze di terra, le aiuteranno solo. Il loro ruolo nell’aumento delle vittime è importante, ma l’influenza decisiva sul campo di battaglia spetta ai soldati che occupano il territorio”. E ancora Budanov ha detto che “difficilmente possono esserci disaccordi personali tra Zelensky e Zaluzhny quando uno di loro è “direttamente subordinato all’altro”. Ha anche lasciato intendere che Zelensky ha preso la decisione giusta sostituendo Zaluzhny: “Se tutto è andato benissimo, perché siamo finiti dove siamo?”

Il nuovo comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrs’kyj ha ammesso pubblicamente il fallimento dell’esercito ucraino: “Una situazione particolarmente tesa”, secondo lui, “si è sviluppata nelle direzioni Avdiivska e Zaporozhie”.

Secondo Syrsky il fallimento della condotta delle ostilità da parte delle truppe ucraine sarebbe avvenuto a causa di alcuni “errori di calcolo”. Secondo lui, la colpa è del comando, che ha commesso un errore nel valutare la situazione. Syrsky ha sottolineato di non essere responsabile del crollo del cementificio, spostando tutta la responsabilità su Zaluzhny. Poi, in connessione con la sua precedente dichiarazione, ha pubblicizzato lo stanziamento di “riserve necessarie”.

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornato alle ore 15:30 del 29 febbraio

La notizia battuta da tutti canali della social sfera, filo russi e filo ucraina è stata quella dell’uccisione di militari ucraini nel tentativo di sbarcare sulle rive a Cherson. Secondo fonti ucraine si tratterebbe delle forze per le operazioni speciali delle Forze armate ucraine, sarebbero morti gli uomini del distaccamento di militari del 73° Centro per le operazioni speciali navali. 

Dalle foto non emerge l’opportunità di identificare gli uomini morti nelle imbarcazioni. Il gruppo delle forze speciali ucraine è caduto in una imboscata era armato con armi leggere prodotte dai paesi della NATO. L’area dell’imboscata era la Tendrovskaya Spit fa sapere il Ministero della Difesa russo. “Il DRG del 73esimo Centro navale delle forze speciali della Marina ucraina tentò di atterrare su imbarcazioni veloci nell’area di Tendrovskaya Spit, ma a seguito di una fugace battaglia, le forze speciali furono distrutte e le barche affondarono. La quinta barca si voltò e tornò indietro. Un militare delle forze armate ucraine è stato catturato”.

Dalla social sfera ucraina è emerso un messaggio secondo cui: “Uno dei superstiti rientrato sul fronte ucraino ha riferito che tutti i 20 militari uccisi appartenevano realmente ai 73 MCSSO. Ha aggiunto che il comando nascondeva le perdite mediche e le chiamava “stronze del quartier generale” e “non nate per la guerra”. Tuttavia, così facendo, il militare confermò la tesi secondo cui l’intera offensiva delle truppe nemiche si trasformò in un grande suicidio per mano di Syrsky”.

In direzione Kherson sulla riva sotto controllo ucraino, sotto i resti del ponte Antonovsky, è stata scoperta la presenza di una stazione di guerra elettronica ucraina ed è stata distrutta. 

Nella notte del 28 aprile le forze armate russe hanno bombardato la regione di Kharkov, così come Kramatorsk e Konstantinivka. I canali locali di Telegram riferiscono che una serie di più di 10 esplosioni sono state udite a Konstantinivka, sotto il controllo di Kiev.

Direzione Svatove-Kreminna. Nel settore Kup”jans’k, battaglie di posizione vicino a Syn’kivka. I russi continuano ad attaccare in direzione di Ternove. Probabilmente ci sono dei successi nell’area di Makiivka. Nella foresta Serebryansʹkyy, a sud di Dibrova, ci sono battaglie imminenti.

Direzione Bachmut. L’esercito russo continua a espellere gradualmente le forze armate ucraine da Bohdanivka. A Kleshchiivka non hai registrano cambiamenti.

Direzione Donetsk. Secondo quanto postato dalla social sfera filo russa sarebbero passare sotto controllo russo Orlivka e Tonen’ke. Continua l’assalto alle posizioni delle forze armate ucraine a Pervomais’kyi. A Heorhiivka, l’esercito russo avanza usando munizioni incendiarie. La notizia della presa dei due villaggi è confermata da altra fonte: “In direzione Avdiivka è stata presa liberazione di Orlivka”. E continua: “Le truppe russe hanno completato lo sgombero della periferia settentrionale di Orlivka: di notte il villaggio è passato sotto il pieno controllo delle forze armate russe. I resti delle formazioni ucraine si sono ritirate in direzione di Umans’ke”. 

In direzione di Časiv Jar ci sono pesanti battaglie a Ivanivske, l’esercito russo sta attaccando.

Dalla stessa fonte di legge: “Sullo sfondo dell’occupazione di Tonen’ke e Berdychi da parte delle truppe russe, sul sito si sono praticamente formati due piccoli “mezzi calderoni”, nei quali sono stati schiacciati i membri delle formazioni ucraine che non hanno avuto il tempo di andarsene. Al momento sono colpiti dal fuoco russo.

Al momento i tentativi del comando ucraino di costruire una nuova linea di difesa lungo la sponda orientale del fiume Durna sono falliti.

Direzione Zaporozhie. Nel settore Orechiv l’esercito russo continua ad avanzare nella zona di Rabotino. Inoltre, i combattenti russi hanno attaccato a nord-ovest di Verbove. Sulla sporgenza Vremevsky, i russi stanno cercato di avanzare a nord di Pryyutne. L’esercito russo ha cercato di disattivare la centrale termoelettrica di Kurakhovo per poter poi colpire Marinka, perché la città è uno dei centri logistici più importanti dell’Ucraina e col tempo diventa difensiva.

A Vovčans’k, nella regione di Charkiv, è iniziata l’evacuazione dei singoli archivi dei dipartimenti governativi. È stato riferito che le concentrazioni nemiche nell’area sono state attaccate dal FAB con l’UMPC, il che rappresenta un nuovo elemento della situazione nella direzione.

Nella regione di Belgorod, Russia n.p. Tishanka, distretto di Volokonovsky, è stata attaccata da droni e bombardata.

Graziella Giangiulio

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