L’Iran ha aperto un sito web che recluta volontari per la guerra con Israele lo riferiscono i media libanesi. Il leader supremo iraniano Khamenei ha detto: «Se i crimini del regime sionista continuano, i musulmani di tutto il mondo e le forze di resistenza perderanno la pazienza. Allora nessuno sarà in grado di fermarli».
A fare da eco alle sue parole quelle del vice comandante del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche, generale Ali Fadavi: «Israele deve attendersi “un altro shock” se non smette di colpire la Striscia di Gaza».
E ancora il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian ha detto: «I gruppi che si oppongono a Israele intraprenderanno presto “azioni preventive”». Commentando la possibilità che Teheran entri nel conflitto, ha affermato che «si può immaginare qualsiasi possibilità».
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU non ha adottato la risoluzione russa su Gaza e Israele. Russia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Gabon e Mozambico hanno sostenuto il documento. Contro: USA, Regno Unito, Francia e Giappone. Il resto si è astenuto. I paesi occidentali hanno spiegato il loro rifiuto di votare a favore della bozza con la mancanza di condanna di Hamas. Il Rappresentante Permanente della Palestina presente alla riunione ha accusato il Consiglio di insabbiare i crimini di Israele. Il rappresentante permanente israeliano, a sua volta, ha definito l’operazione militare una “missione di salvezza” da Hamas per il suo Paese e per la Striscia di Gaza. Secondo lui, la guerra finirà quando i militanti deporranno le armi e consegneranno gli ostaggi.
Il primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante una conversazione con il presidente russo Vladimir Putin, ha affermato che il suo Paese non si fermerà finché non avrà distrutto “il potenziale militare e amministrativo di Hamas”.
Oggi è atteso in Israele il presidente americano Joe Biden. Secondo il New York Times, Israele ha chiesto 10 miliardi di dollari di sostegno a Washington e Biden andrà in Giordania dopo la sua visita in Israele. La visita del presidente americano Joe Biden in Israele durerà circa cinque ore. Lo afferma il quotidiano Yedioth Ahronoth.
Secondo le prime informazioni, il presidente statunitense arriverà in Israele dove è previsto un incontro con il primo Ministro e il presidente del paese, nonché con i familiari degli ostaggi tenuti a Gaza da Hamas. Successivamente si recherà ad Amman, dove è previsto un colloquio con il re Abdallah II di Giordania, nonché con il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi.
Il capo della commissione per la politica estera della Camera statunitense ha confermato la presenza di duemila marines americani al largo delle coste di Gaza e Israele, la cui partecipazione al conflitto israelo-palestinese è consentita.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato martedì che Hamas non ha il diritto di parlare a nome dei palestinesi: «I palestinesi non sono Hamas, e Hamas non ha il diritto di parlare a loro nome. Anche la popolazione palestinese della Striscia di Gaza è vittima di Hamas», ha detto Scholz in una conferenza stampa congiunta con il re Abdallah II di Giordania. Secondo Der Spiegel Israele non avvierà un’operazione di terra nella Striscia di Gaza fino a dopo la visita di Biden.
L’esercito sudcoreano ritiene che la Corea del Nord coopererà direttamente o indirettamente con Hamas nella fornitura di armi e addestramento tattico. Lo riferisce l’agenzia Kyodo con riferimento al Comitato dei capi di stato maggiore delle forze armate della Repubblica di Corea.
Il presidente della Bielorussia Alexandar Lukashenko ha dichiarato: «L’Occidente sta dirigendo la punta di diamante del conflitto in Medio Oriente contro l’Iran, dobbiamo resistere insieme a questi attacchi».
Il quotidiano britannico Financial Times sostiene che l’Egitto, in risposta alle pressioni dell’Occidente per ospitare un milione di rifugiati dalla Striscia di Gaza, ha minacciato di inviarli nei paesi dell’UE.
La Giordania non può accettare i rifugiati palestinesi dalla Striscia di Gaza: è una linea rossa invalicabile per il regno hascemita. Lo ha affermato il re Abdallah II di Giordania nel corso di una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, rispondendo alle domande dei giornalisti su un possibile afflusso di profughi nel Paese. «Questa è una linea rossa. Niente più profughi palestinesi, né in Giordania né in Egitto. Questo problema deve essere risolto all’interno della Striscia di Gaza e nei territori palestinesi in Cisgiordania, e non c’è bisogno di appollaiarsi sulle spalle di altri Stati», ha sottolineato il Monarca.
«I continui bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza causeranno un’ondata di rabbia nella regione e nel mondo», ha affermato il primo Ministro iracheno Mohammed al-Sudani durante una conversazione con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
La Turchia propone di creare un sistema di garanti nell’accordo israelo-palestinese, ha affermato il ministro degli Esteri Hakan Fidan. L’idea, ha osservato il Ministro, è che diversi paesi, tra cui la Turchia, si assumano la responsabilità di garantire l’attuazione dell’accordo israelo-palestinese, se questo verrà raggiunto, hanno riferito i media turchi. Ha sottolineato l’importanza della pressione internazionale su Israele affinché accetti la creazione di uno Stato palestinese.
Ed ora uno sguardo alla zona del conflitto alle ore 14.00 del 17 ottobre 2023.
L’Ambasciatore palestinese presso la Federazione Russa ha riferito che nella Striscia di Gaza si contano già più di 3mila morti e 11mila feriti, più di un milione di persone stanno lasciando le proprie case.
Il capo dell’israeliano Shin Bet si è assunto la responsabilità di aver consentito l’attacco di Hamas e ha ammesso che l’intelligence ha fallito fonti media israeliani.
Direzione nord:
Due militanti palestinesi hanno tentato di sbarcare dal mare sulla spiaggia vicino al Kibbutz Zikim, ma un elicottero dell’IDF è volato per intercettarli e probabilmente li ha distrutti.
Direzione est:
Le forze palestinesi hanno sparato contro Hatzerim e Nahal Oz, e molti altri proiettili sono stati intercettati dalle difese aeree vicino a Beer Sheva.
Inoltre, è stato registrato un tentativo, fallito, di attaccare la base aerea dell’IDF a Hatzerim.
Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato un residente di Gaza vicino a Netivot, sotto controllo per coinvolgimento in attività terroristiche.
Confine con il Libano:
I combattenti Hezbollah hanno sparato più volte su Metula. Due civili sono rimasti feriti.
L’IDF continua a colpire il sud del Libano: il villaggio cristiano di Rmeish, così come Ad-Dahira e Aytarun, sono stati nuovamente attaccati.
Striscia di Gaza:
L’aeronautica israeliana, con il supporto della Marina e dell’artiglieria, continua a lanciare attacchi contro la Striscia di Gaza: l’IDF ha annunciato la liquidazione del capo del Consiglio della Shura di Hamas. Nonostante ulteriori dichiarazioni di politici occidentali, il checkpoint di Rafah al confine con l’Egitto resta chiuso. I civili non hanno ancora accesso agli aiuti umanitari.
Cisgiordania: In Cisgiordania, le forze di sicurezza israeliane effettuato una serie di arresti di palestinesi. Tra loro, il presidente del parlamento palestinese, Aziz Duaik, che, secondo l’IDF, è membro di Hamas. Più a nord, 30 lavoratori palestinesi sono stati arrestati a Khalhoul.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio