Ue. Prossimi obiettivi della Difesa comune

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UE – Bruxelles. Cinque Paesi europei hanno riscontrato l’esigenza per l’Unione di una nuova struttura militare capace di gestire le operazioni all’estero.

I ministri degli esteri e della difesa di Francia, Germania, Italia, Polonia e Spagna hanno manifestato l’esigenza in un comunicato congiunto, al termine di un incontro svoltosi a Parigi il 15 novembre. «Siamo convinti che l’Unione europea deve istituire, in un quadro da definire, vere strutture civili e militari per pianificare e condurre missioni e operazioni» di peacekeeping. Il documento elenca una serie di priorità militari dell’UE per i prossimi anni: aiutare la Somalia a combattere gli islamisti e i pirati, «una possibile missione di formazione per sostenere le forze armate del Mali» nella riconquista del nord del Paese; «assistenza per sostenere le nuove autorità libiche» contro le milizie islamiche , “normalizzazione” dei Balcani occidentali; “risoluzione dei conflitti” in Georgia, e la formazione della polizia in Afghanistan. 

NeI comunicato viene chiesta anche una maggiore «messa in comune e condivisione» di strutture di difesa dell’Ue, in un contesto di crisi generalizzata caratterizzata da forti tagli del bilancio della Difesa.

La condivisione dovrebbe riguardare lo «spazio, i missili balistici di difesa, i droni, il rifornimento in volo, le capacità di trasporto aereo, il supporto medico alle operazioni e i sistemi radio».

Il riferimento a nuove «strutture civili-militari» arriva dopo che il Regno Unito lo scorso anno ha bloccato la creazione di un nuovo comando operativo a Bruxelles per missioni militari dell’Ue.