UCRAINA. La CDU tedesca vuole chiedere il blocco dei porti occidentali per le navi russe 

129

Annegret Kramp-Karrenbauer dovrebbe sostituire Angela Merkel come prossimo leader della Cdu. Mentre la lotta per la successione alla segreteria della Cdu si sta accendendo, la favorita, Kramp-Karrenbauer, ha scelto di usare una retorica più bellicosa rispetto all’attuale cancelliere tedesco, che in precedenza ha spinto per l’allentamento delle tensioni Russia-Ucraina.

Annegret Kramp-Karrenbauer, segretario generale dei Democratici cristiani, ha esortato l’Unione Europea e gli Stati Uniti a prendere in considerazione la possibilità di impedire alle navi russe provenienti dal Mar d’Azov di entrare nei loro porti a causa della situazione tra Mosca e Kiev. Kramp-Karrenbauer, 56 anni, indicata come uno dei possibili candidati a succedere alla Merkel come leader della Cdu, ha suggerito che dovrebbe essere attuato un blocco se si dimostrasse che la Russia fosse l’aggressore degli eventi dello Stretto di Kerch: «Se si conferma che l’aggressione è arrivata dalla Russia (…) allora penso che ci debba essere una risposta chiara (…) Una risposta potrebbe essere, ad esempio, quella di impedire alle navi russe provenienti dalla regione – dal Mare di Azov – di entrare nei porti europei o statunitensi fino a quando questa situazione con l’Ucraina non sarà risolta», ha detto Kramp-Karrenbauer in un’intervista televisiva, ripresa da Reuters e Sputnik.

Tre navi della Marina ucraina, due cannoniere e un rimorchiatore, sono state sequestrate il 25 novembre, dopo aver, secondo Mosca, violato le acque russe ed essere entrate nello stretto di Kerch, ingresso al mare di Azov, dirette a Mariupol. Le navi non avrebbero risposto alle richieste di fermarsi e avrebbero fatto manovre pericolose, ha detto il russo Fsb. Successivamente un tribunale di Simferopoli, in Crimea, ha condannato tutti i 24 militari ucraini arrestati, compresi due ufficiali della Sbu, cioè la sicurezza ucraina, a due mesi di detenzione. I marinai sarebbero oggi detenuti nella prigione russa di Lefortovo, nei presidi Mosca.

Kiev, in risposta, ha decretato la legge marziale per 30 giorni nelle regioni del paese confinante con la Russia, il Mar Nero e il Mar d’Azov;  il presidente Petro Poroshenko ha annunciato che l’Ucraina avrebbe vietato ai maschi russi tra i 16 e i 60 anni di entrare nel paese, per evitare la formazione di milizie filorusse. L’esercito ucraino ha effettuato, poi, esercitazioni lungo la costa del Mare di Azov, il cui obiettivo principale è l’abbattimento di “bersagli aerei nemici” che si avvicinano dal mare, riporta il servizio stampa delle forze armate ucraine.

Per il presidente russo Vladimir Putin, simili manovre sono una “provocazione”, un pretesto per introdurre la legge marziale in Ucraina e aumentare le chances di rielezione per Poroshenko alle presidenziali di marzo 2019. 

Anna Lotti