SUD AFRICA – Polokwane. “Brics e Africa – partnership per l’integrazione e l’industrializzazione” sarà il tema del quinto vertice Brics che avrà luogo a Durban nel mese di marzo 2013, lo ha rivelato Collins Chabane, ministro per l’Attuazione del programma del governo sudafricano. Chabane ha fatto l’annuncio a Polokwane, durante il primo di una serie di incontri provinciali destinati ad avviare le consultazioni con i governi locali, le imprese e i rappresentanti della società civile in merito al prossimo vertice.
Il Sud Africa è stato ammesso al gruppo delle potenti economie emergenti, Brasile, Russia, India e Cina, nel terzo vertice annuale tra i leader del blocco nel 2011 in Cina.
Chabane ha detto che il quinto vertice, presso il Durban International Convention Centre dal 25 al 27 marzo 2013, avrà quattro aree di interesse chiave: la promozione dello sviluppo delle infrastrutture dell’Africa, l’istituzione di una Brics bank, un Brics think-tank e un Brics Business Council.
Il ministro ha aggiunto che l’adesione del Sudafrica al Brics deve essere intesa come attuazione delle sfide per lo sviluppo africano, come attenzione strategica sulle infrastrutture viste come veicolo fondamentale per la creazione di posti di lavoro, come stimolo per la competitività globale dell’Africa, come promozione e integrazione regionale del continente.
«Vogliamo unire (i Paesi Brics, ndr) nell’interesse a sostenere l’agenda di integrazione dell’Africa, non concentrandosi solo sull’accesso alle nostre risorse», ha detto Chabane.
Chabane ha ricordato che i leader Brics, al terzo vertice di Sanya, in Cina nel 2011, avevano dichiarato il loro sostegno allo sviluppo delle infrastrutture dell’Africa e alla sua industrializzazione nel quadro del nuovo partenariato per lo sviluppo dell’Africa (Nepad).
E al quarto vertice, a New Delhi in India nel marzo-aprile 2012, il Presidente sudafricano Jacob Zuma ha incontrato i capitani di industria Brics, invitandoli «a unire le loro mani con quelle del Sudafrica per lo sviluppo del continente africano».
L’adesione del Sudafrica ai Brics significa esaltare il suo ruolo del paese-hub logistico e finanziario per l’area sub-sahariana, e per l’enorme potenziale economico del continente.
«L’Africa sta vivendo una crescita rapida, è subito dopo l’Asia e offre i più alti rendimenti sugli investimenti in ogni regione», ha annunciato Chabane. «Il continente africano costituisce il 60% mondiale di terreni arabili inutilizzati per scopi agricoli. Nel 2010, sei delle economie a più rapida crescita al mondo erano africane, e la produzione africana è destinata ad aumentare del 50% nei prossimi quattro anni. La crescita economica dovrebbe espandersi in media del 5,5% all’anno nei prossimi cinque anni».
Verso un ordine mondiale più equo
È questo potenziale, unito al potere economico di Brasile, Russia, India e Cina, che consente ai Brics di aprire la strada a «un nuovo modello globale concentrandosi su relazioni Sud-Sud … rispetto ai precedenti Est-Ovest e Nord-Sud su cui si sono costruite le divisioni», ha conlcuso Chabane.