EGITTO. Sissi crea il comitato per i diritti umani

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L’Egitto sta dando vita a un comitato incaricato di monitorare la situazione dei diritti umani nel paese; comitato che sta incontrando le critiche dell’opposizione secondo cui il regime non farà nulla per migliorare i diritti umani nel paese. Le organizzazioni internazionali per i diritti umani condannano spesso la situazione dell’Egitto sotto la guida del presidente Abdel Fattah al-Sisi, affermando che la repressione politica è aumentata di molto rispetto agli anni precedenti

Il nuovo Comitato permanente per i diritti umani, istituito dal primo ministro Mostafa Madbouly, sarà guidato dal ministro degli Esteri e composto da rappresentanti delle agenzie governative, compresi i ministeri della Difesa e della Giustizia e i servizi segreti generali, riporta Reuters. Nessuna organizzazione non governativa o indipendente farà parte del comitato fatto che mette in dubbio la sua efficacia e la volontà politica dietro alla sua creazione. 

«L’unico modo per migliorare l’immagine dei diritti umani in Egitto è quello di migliorare la situazione dei diritti umani, non di creare comitati (…) Il tentativo di costruire una recinzione intorno a una discarica non nega la presenza di spazzatura e il suo odore», ha detto Gamal Eid, fondatore e direttore della Rete araba per l’informazione sui diritti umani.

Jamal Fahmi, membro del Consiglio nazionale per i diritti umani, ente finanziato dallo stato, ha detto che i membri della nuova agenzia «non sono qualificati per ascoltare le osservazioni sui diritti umani»; Tarek Zaghloul, direttore esecutivo dell’Organizzazione egiziana per i diritti umani, ha espresso sgomento per la composizione del comitato: «Speravo che alcuni attivisti per i diritti avrebbero fatto parte dell’agenzia per arricchire il lavoro del comitato con le loro opinioni e competenze». Gli attivisti dovrebbero poter votare sulle decisioni prese dal comitato, ha detto Zaghloul. 

Il portavoce del governo, Nader Saad, ha detto che il comitato sarà «la voce del governo nei forum internazionali». Tra i suoi obiettivi ci sarà quello di rispondere alle accuse sui diritti umani contro l’Egitto e di monitorare e affrontare le questioni relative ai diritti umani sollevate a livello internazionale.

Antonio Albanese