TAIWAN. Le presidenziali si avvicinano. Senza accordo politico, Pechino vince

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Il principale partito di opposizione di Taiwan, il Kuomintang, e il Partito popolare di Taiwan, Tpp, non hanno trovato l’accordo su un candidato presidenziale condiviso per le elezioni di gennaio 2024.

Il presidente del Kuomintang Eric Chu e la controparte del Tpp Ko Wen-je si sono incontrati qui nella speranza di unire le forze per competere meglio contro il Partito Democratico Progressista, Dpp, oggi al potere. I sondaggi pongono ora in testa il vicepresidente taiwanese Lai Ching-te, il candidato del Dpp, che intende portare avanti le politiche del presidente uscente Tsai Ing-wen.

Il sindaco della nuova città di Taipei Hou Yu-ih è candidato alla presidenza come candidato del Kuomintang, mentre Ko è candidato del Tpp.

I colloqui, tenutisi il 30 ottobre, si sono conclusi senza un accordo e le due parti hanno anche faticato a elaborare piani per un’amministrazione congiunta. I candidati alla presidenza dovranno registrarsi ufficialmente presso il comitato elettorale di Taiwan tra il 20 e il 24 novembre. Ciò significa che i due partiti di opposizione hanno meno di un mese per presentare un candidato congiunto.

«Come partito che un tempo guidava la Repubblica di Cina, il Kuomintang deve schierare il proprio candidato», ha detto una fonte di Nikkei che conosce i meccanismi interni del partito, «Ko sembra non avere alcuna intenzione di farsi da parte, e la discussione probabilmente finirà per non avere più tempo». Si prevede ora che il Kuomintang e il Tpp si concentrino invece sul coordinamento delle elezioni legislative di Taiwan, previste lo stesso giorno delle elezioni presidenziali.

Oltre ai candidati dei tre partiti, il fondatore di Foxconn Terry Gou si presenta come indipendente. In un sondaggio di fine ottobre, il 33% degli intervistati ha affermato di sostenere Lai. Hou ha ricevuto il 21% del sostegno, seguito da Ko al 20% e Gou al 6%.

Lai ha criticato le discussioni tra il Kuomintang e il Tpp, secondo The Liberty Times, affermando che un legame tra loro farebbe maggiormente il gioco del Partito Comunista Cinese.

Lucia Giannini

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