Jihadisti con la disoccupazione

106

DANIMARCA – Copenhagen 29/11/2104. Più di due dozzine di jihadisti hanno ricevuto i sussidi di disoccupazione mentre combattevano in Siria nelle fila di Isis, rivela l’agenzia di intelligence della Danimarca, Pet.

La Danimarca ha pagato i sussidi di disoccupazione a 28 persone mentre stavano combattendo con lo Stato Islamico in Siria, afferma il Pet il 27 novembre.

Dei 28 danesi individuati dalla Pet, a 15 è stato intimato di restituire i soldi, mentre otto sono ancora oggetto di indagine, e cinque casi era stato lasciati per insufficienza di prove, riporta il tabloid BT.

«È importante dimostrare che non siamo ingenui», ha detto il ministro della Giustizia Mette Frederiksen, commentando i dati, trovati da controlli incrociati dei dati conservati da autorità diverse.

La Danimarca ha uno dei sistemi di assicurazione contro la disoccupazione più generosi al mondo: fino a 801 corone al giorno (108 euro – 134 dollari) per un massimo di due anni.

Il territorio danese ospita il secondo maggior numero di combattenti stranieri in Siria rispetto alla sua dimensione tra le nazioni occidentali, dopo il Belgio.

Il servizio di intelligence danese ha detto che «più di 100» danesi hanno lasciato il paese per la Siria, ma per  i commentatori danesi di affari mediorientali la stima è superiore.

«Se il dato è in aumento in molti altri paesi, perché dovrebbe non esserlo in Danimarca?», si chiede il giornale Berlingske.

L’agenzia di intelligence della Germania, ha detto la settimana scorsa che 550 tedeschi si sono uniti ai gruppi estremisti in Siria e in Iraq, la stima precedente era di 450; la Gran Bretagna ritiene che circa 500 dei suoi cittadini stiano combattendo lottando per Isis.