RUSSIA. Mosca aiuta Pyongyang per non avere gli USA nel “cortile” orientale

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La Russia sta aumentando il sostegno economico alla Corea del Nord per cercare di ostacolare qualsiasi “regime change” in Corea del Nord. Mosca teme che la sua caduta potrebbe aumentare il peso regionale Usa e consentire alle truppe statunitensi di schierarsi sul confine orientale della Russia.

Anche se Mosca vuole cercare di migliorare le relazioni tra Stati Uniti, la Russia rimane fortemente contraria all’ ingerenza di Washington negli affari di altri paesi, riporta Reuters.

La Russia sta affrontando la tensione lungo i suoi confini occidentali in Europa e non vuole alcuna replica sul suo fianco asiatico; eppure, anche se la Russia ha interesse a proteggere la Corea del Nord, nata come Stato satellite sovietico, il mese scorso Mosca ha sostenuto sanzioni più severe dalle Nazioni Unite contro la Corea del Nord.

Allo stesso tempo, Mosca sta contribuendo a isolare economicamente e politicamente Pyongyang dagli Stati Uniti: una società russa ha iniziato a collegare il traffico internet nordcoreano da questo mese, dando a Pyongyang un secondo collegamento con il mondo esterno oltre a quello della Cina.

Il commercio bilaterale è più che raddoppiato arrivando a 31,4 milioni di dollari nel primo trimestre del 2017, a causa delle esportazioni di prodotti petroliferi, secondo il ministero russo per lo sviluppo dell’Estremo Oriente. Almeno otto navi nordcoreane che hanno lasciato la Russia con carichi di carburante quest’anno sono rientrate in patria, dichiarando ufficialmente altre destinazioni e la Russia, che condivide un breve confine di terra con la Corea del Nord, ha anche resistito agli sforzi degli Stati Uniti per rimpatriare decine di migliaia di lavoratori nordcoreani le cui rimesse contribuiscono a mantenere in vita la leadership del paese.

Di sicuro, i legami economici tra Pechino e Pyongyang sono più ampi e vasti di quelli con Mosca e la Cina rimane un attore più potente nella crisi nucleare in corso. Ma mentre Pechino sta irrigidendo la sua posizione, la Russia sta aumentando il suo sostegno alla Corea del Nord.

La difesa del Cremlino di Kim Jong è stata motivata dalla convinzione che lo status quo abbia fatto della Russia un potente attore geopolitico nella crisi a causa dei suoi stretti legami con Pyongyang, così come il sostegno della Russia ad Assad le ha conferito maggiore influenza in Medio Oriente. Mosca sa bene che perderebbe influenza regionale se Kim Jong Un cadesse, così come la sua influenza in Medio Oriente era minacciata quando i militanti islamici sembravano poter rovesciare Assad nel 2015.

Antonio Albanese