ROMANIA. Anche Bucarest ha i Patriot puntati sul Mar Nero

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A novembre, l’esercito rumeno ha lanciato per la prima volta un missile antiaereo Patriot dal poligono di tiro della città di Capu Midia, nel sud-est del Paese . I test di lancio sono stati guidati dal 74° Reggimento Patriot e supportati dal Comando di Assistenza alla Sicurezza dell’Esercito degli Stati Uniti. 

L’esercitazione si è svolta specificamente tra il 15 e il 16 novembre e consisteva in quattro dimostrazioni ed entrambi i comandi hanno svolto ruoli importanti in relazione allo sviluppo delle capacità di difesa aerea militare della Romania, riporta Zona Militar

È stata l’ultima fase di un processo ampio di collaborazione tra Bucarest e Washington sia per la fornitura che per l’addestramento degli equipaggi delle batterie Patriot. Il processo che ha portato alla realizzazione di questa esercitazione è iniziato con l’autorizzazione nel 2017 alla vendita dei sistemi di difesa aerea Patriot alla Romania da parte del Dipartimento di Stato Usa

L’operazione è costata circa 3,9 miliardi di dollari, con la prima consegna di attrezzature registrata nel 2020. Dopo che il 74° Reggimento Patriot dell’Esercito rumeno ha ricevuto i primi sistemi, è statocostituito un gruppo ad hoc di esperti tanti quanti ne richiede la formazione balistica. 

In generale, il missile antiaereo Patriot è costituito da tecnologia di comando e controllo, radar e un’ampia varietà di intercettori per attaccare più obiettivi contemporaneamente. 

Vale anche la pena ricordare che la Romania ha coste lungo il Mar Nero e che ha un confine di 611 chilometri con l’Ucraina. Il lancio del Patriot, sebbene incornicia una collaborazione e un rafforzamento delle relazioni diplomatiche e militari con gli Stati Uniti, segna anche un progresso significativo negli sforzi della Romania per modernizzare e migliorare le sue capacità militari. Soprattutto se si tiene conto dell’importanza della sua posizione geografica nel quadro della guerra russo-ucraina scatenata dal febbraio 2022.

Inoltre, sulla base di questo processo di modernizzazione e di uno scenario internazionale che vede l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, si prevede che la Romania investirà una cifra record per la difesa entro il 2024. Secondo fonti governative rumene, esiste la possibilità che il Ministero della Difesa Nazionale riceva circa 95 miliardi di lei, cioè circa 20 miliardi di euro. 

Anna Lotti 

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