COREA DEL NORD. Trovate le rotte del contrabbando di carbone nordcoreano

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La Corea del Nord ha spedito carbone in Russia nel 2017, che è stato poi consegnato in Corea del Sud e Giappone in una probabile violazione delle sanzioni delle Nazioni Unite.

Stando a quanto riporta Reuters, diverse fonti di intelligence affermano che Pyongyang ha fatto almeno tre spedizioni di carbone verso i porti russi di Nakhodka e Kholmsk, dove è stato scaricato e ricaricato su navi che lo hanno portato in Corea del Sud e Giappone.

Alcuni dei carichi hanno raggiunto il Giappone e la Corea del Sud nel mese di ottobre 2017, mentre altra fonte di intelligence Usa ha detto che il commercio di carbone attraverso la Russia stava proseguendo. Il porto russo di Nakhodka sarebbe diventato un centro di trasbordo per il carbone nordcoreano; il Cremlino ha smentito. 

Reuters afferma di non avere, comunque, prove certe che il carbone scaricato nei porti russi fosse lo stesso che veniva, poi, spedito in Corea del Sud e Giappone o se i proprietari delle navi, che viaggiavano dalla Russia verso la Corea del Sud e il Giappone, fossero a conoscenza dell’origine del carbone. Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, il 24 gennaio, ha imposto al proprietario di una delle navi, l’Ual Ji Bong 6, sanzioni per aver consegnato carbone nordcoreano a Kholmsk il 5 settembre.

Reuters aveva riferito il mese scorso che le petroliere russe avevano fornito carburante alla Corea del Nord in mare e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva detto, il 17 gennaio, che la Russia stava aiutando Pyongyang ad ottenere forniture in violazione delle sanzioni.

Il Tesoro degli Stati Uniti, sempre il 24 gennaio, ha imposto sanzioni su nove entità, 16 persone e sei navi nordcoreane.

Sono state individuate due rotte distinte per il carbone: la prima usata dalla Corea del Nord via Nakhodka, circa 85 km ad est di Vladivostok. La seconda passa via Kholmsk sull’isola di Sakhalin, a nord del Giappone.

Antonio Albanese