Il valico di frontiera di Bobrowniki tra Polonia e Bielorussia sarà chiuso a partire da, oggi, 10 febbraio, su iniziativa di Varsavia.
Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Mariusz Kaminski, precisando che la decisione è stata giustificata da ragioni di sicurezza e resterà in vigore fino a nuovo ordine.
È così che il governo polacco ha reagito alla condanna dell’attivista polacco in Bielorussia Andrzej Poczobut, che il tribunale ha condannato a otto anni di carcere. Il ministro degli Interni polacco ha dichiarato di aver incaricato i suoi servizi di preparare le richieste per includere nella lista delle sanzioni altre persone «associate al regime di Lukashenko, responsabili della repressione dei polacchi in Bielorussia».
All’inizio del 2021, i polacchi hanno chiuso il traffico attraverso Bruzgi Kuznica quando migliaia di migranti si sono avvicinati al passaggio dal lato bielorusso. A tutt’oggi, tuttavia, il passaggio rimane chiuso a tempo indeterminato.
Il valico di Bobrowniki-Bierestowica è uno dei più grandi e popolari sul confine tra Polonia e Bielorussia. Di conseguenza, a Brest ci saranno solo attraversamenti funzionanali: Kozlovichi-Kukuryki, per i camion, e Terespol-Brest, per auto e treni.
Il numero di camion che passano da Bobrowniki al giorno è il più alto di tutta la direzione del confine bielorusso-polacco. Tuttavia, i camionisti trascorrono qui le notti anche per 24 ore in attesa del loro turno, poiché i ritardi sono colossali e l’attesa può durare fino a tre giorni.
Allo stesso tempo, le autorità bielorusse notano costantemente il rallentamento dello smaltimento e della congestione del traffico. Inoltre, l’attraversamento Kozlovichi-Kukuryki lasciato ai camionisti non è affatto popolare.
Questo potrebbe essere un duro colpo per l’economia, dato che ora nella regione di Grodno non ci sono valichi di frontiera con la Polonia. Per raggiungere la Repubblica bisogna passare da Brest o dai valichi di frontiera sul confine tra Bielorussia e Lituania.
Lucia Giannini