Il Pakistan ha fame d’energia

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PAKISTAN – Islamabad 31/7/13. Le autorità pachistane della provincia sud-occidentale del Balochistan stanno progettando di importare energia elettrica dal vicino Iran per superare una grave crisi energetica che ha colpito il settore agricoltura della provincia.

In un incontro, avvenuto alla fine di luglio, tra il ministro pachistano per l’Acqua e l’Energia,  Khawaja Muhammad Asif, e il “governatore” del Balochistan Abdul Malik Baloch che ha evidenziato la necessità di importare 1.000 megawatt (Mw) di energia elettrica dall’Iran per soddisfare parte del fabbisogno energetico di 1.600 Mw nella più grande provincia del Pakistan. Il governatore ha inoltre osservato che il Balochistan riceve solo 700 Mw di energia elettrica dalla rete elettrica nazionale del Pakistan. Il Pakistan sta lottando contro una cronica carenza di energia elettrica, che sta infiammando l’opinione pubblica e soffocando la produzione industriale, visto che le interruzioni di corrente possono durare tra otto e dieci ore al giorno in città, con tagli molto più frequenti nelle zone rurali. Il portavoce del ministero del Commercio pachistano, Mohammad Ashraf, ha detto, in conferenza stampa, che Il Pakistan, di fatto, è un paese a corto di energia che sta affrontando un a serie di gravi interruzioni di corrente che ostacolano lo sviluppo industriale, e poi ha aggiunto che il «collegamento elettrico nelle aree distanti del Paese con la rete centrale del Pakistan è un affare costoso». Le importazioni di energia elettrica dall’Iran, costano circa 3 milioni di dollari al mese;  compresa quella fornita alle città vicino al confine iraniano, porto di Gwadar incluso. Il Pakistan, deve ora 53 milioni di dollari all’Iran, per le importazioni di energia elettrica, ma il suo governo è a corto di liquidi e le società elettriche private non hanno mezzi per pagare; le infrastrutture delle società, inoltre, sono obsolete e inefficienti. In Pakistan, l’energia elettrica viene trasmessa, distribuita, e venduta da due società pubbliche,la Water and Power Development Authority, responsabile per tutto il Pakistan tranne Karachi, e la Karachi Electric Supply Corp, oltre a circa 20 produttori indipendenti. Nessuno ha sviluppato soluzioni sostanziali per affrontare la fame crescente di energia nel paese.