LIBIA. I propositi turchi per Tripoli

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Nel giorno in cui Luigi di Maio, ministro per gli Esteri italiano incontrerà il suo omonimo in Turchia, riportiamo i commenti di alcuni giornali arabi su quanto accaduto tra delegazione libica e turca a Tripoli. 

I giornali siriani e iracheni seguono molto da vicino quanto accade in Libia, con un interesse maggiore di quanto non accada in terra italica. Sui giornali siriani in particolare modo si legge che una delegazione di alto livello di funzionari turchi ha visitato la capitale libica, Tripoli, guidata dal ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu, per discutere del cessate il fuoco permanente, della soluzione politica e della cooperazione con il governo nel settore energetico.

Durante il viaggio, il ministro turco è stato accompagnato da “alti funzionari turchi” ovvero il ministro del Tesoro e delle Finanze, Berat Albayrak, il capo del servizio di intelligence, Hakan Fidan, e il portavoce presidenziale, Ibrahim Kalin.

Una nota tra le note è la presenza di Hakan Fidan, capo dell’intelligence: lo stesso era in Iraq la settimana scorsa a parlare con Mustafa al Kazemi, primo ministro Iracheno e due giorni dopo la Turchia ha bombardato 81 siti curdi nel nord dell’Iraq sparando 28 missili. 

Per tornare agli incontri libico-turchi del 17 giugno la prima cosa che si apprende e che Çavuşoğlu ha indicato ai colleghi libici una nuova strategia comunicativa: dichiarazioni congiunte, di basso profilo, generiche per poi agire in silenzio sul campo. Ovvero l’opposto di quanto è accaduto fin ad ora. La strategia turca in Libia dunque passa anche per un nuovo piano comunicativo. 

Çavuşoğlu ha dichiarato ai giornalisti turchi dopo il suo ritorno da Tripoli: “la visita di ieri era rivolta a confermare ancora e ancora più fortemente il sostegno turco alla Libia”.

Secondo il ministro per gli Esteri Turco in Libia ha ricevuto una grande accoglienza aggiungendo che: “questa visita è stata molto importante. Abbiamo discusso in dettaglio i modi per espandere la nostra cooperazione durante il prossimo periodo e abbiamo anche discusso i passi che verranno intrapresi sul campo”.

Durante la visita si è inoltre discusso, secondo il Ministro turco, della cooperazione tra i due paesi del Mediterraneo in materia di energia e le misure che verranno prese al riguardo in merito ai “memorandum d’intesa firmati con la Libia, relativi alla determinazione delle aree giurisdizionali marittime”.

Ha aggiunto che “ci sono quote delle società turche che operavano in Libia prima della guerra, che sono da rivedere e che ci sono stati investimenti che non sono stati completati, e progetti da completare, la visita è stata un’opportunità per affrontare tutte queste situazioni, cioè abbiamo discusso della dimensione economica delle relazioni bilaterali tra i due paesi”.

Le due parti hanno anche discusso di “modi per raggiungere un cessate il fuoco permanente in Libia, una soluzione politica permanente sotto il tetto delle Nazioni Unite e” passi da compiere con la comunità internazionale”.

La Turchia, secondo Çavuşoğlu ha aiutato il governo di Al-Wefaq guidato da Fayez al-Sarraj a riconquistare il comando militarmente in Libia e ha ribaltato la bilancia contro Khalifa Haftar. Ankara ha anche respinto la richiesta di un cessate il fuoco dopo la sua sconfitta militare, sottolineando la necessità di concludere un accordo globale sotto gli auspici delle Nazioni Unite.

Graziella Giangiulio