#ISRAELHAMASWAR. Scontri a fuoco tra IDF e Hezbollah nell’asse Rab El Thalathine – Aadaysit Marjaayoun – Markaba. Gli Houthi combattono a Gaza

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Nelle ultime 24 ore sono rimasti feriti 23 soldati israeliani, 22 dei quali al confine settentrionale con il Libano. Israele ha detto a Washington che intende concludere le operazioni in Libano nelle prossime settimane come parte delle consultazioni con gli Stati Uniti su un imminente attacco di rappresaglia contro l’Iran, ha detto un funzionario a conoscenza della questione al Washington Post. Netanyahu ha anche detto all’amministrazione Biden che è disposto a colpire strutture militari piuttosto che petrolifere o nucleari in Iran, una posizione ammorbidita che ha influenzato la decisione di Biden di inviare un potente sistema di difesa missilistica in Israele, ha detto un funzionario statunitense.

In un’intervista con la BBC, l’ex direttore del Mossad Tamir Pardo ha affermato che Israele si trova in una situazione caotica, aggiungendo di essere preoccupato per il futuro di Israele. Pardo ha affermato che la minaccia più grande per il governo emergerà dall’interno del suo stesso establishment e non dall’esterno se si attiene alle sue attuali politiche.

Nella notte del 14 ottobre il primo Ministro israeliano Netanyahu, il ministro della Difesa Gallant e il capo di stato maggiore Halevi hanno tenuto un incontro riservato ieri sera nella base militare di Modi’in, per “prepararsi all’atteso attacco all’Iran”. L’ultima volta che i tre si sono incontrati alla base di Modi’in è stato poche notti prima che Hassan Nasrallah venisse assassinato.

Il primo Ministro Netanyahu, dopo quattro ore e mezza di consultazioni sulla sicurezza ha approvato i piani per attaccare l’Iran in risposta all’Operazione True Promise 2. I canali israeliani riferiscono che l’attacco è imminente e potrebbe iniziare in qualsiasi momento. “Ora abbiamo la possibilità di tagliare la testa del serpente colpendo l’Iran.” – ha affermato il Ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir.

“Israele è determinato a dare una risposta dura all’Iran, una risposta che avrà ripercussioni in tutto il Medio Oriente”, ha riferito il canale RakhaDashot, citando un alto funzionario israeliano.

L’IDF in un comunicato fa sapere che: “IDF e COGAT: Proseguono gli sforzi umanitari nella parte settentrionale di Gaza, guidati da COGAT in coordinamento con la 162a Divisione. Questi sforzi includono: il trasferimento di 33 pazienti, personale di accompagnamento e personale ospedaliero dall’ospedale Kamal Adwan ad altri ospedali funzionanti a Gaza, 68.650 litri di carburante consegnati agli ospedali operativi e il coordinamento di 800 unità di trasfusione di sangue. Alla luce delle operazioni IDF nell’area di Jabaliya che prendono di mira infrastrutture di Hamas e agenti infiltrati in aree civili, l’IDF, tramite la Gaza Coordination and Liaison Administration (CLA) di COGAT, continua ad agire in linea con il diritto internazionale per facilitare e facilitare gli aiuti umanitari ai residenti di Gaza, in particolare nel campo medico”.

Nella giornata del 14 ottobre Italia, Gran Bretagna, Francia e Germania in una dichiarazione congiunta hanno chiesto: ”Gli attacchi israeliani alle basi UNIFIL devono cessare immediatamente. Gli attacchi contro le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite sono contrari al diritto internazionale”.

È arrivato in Iraq a Karbala il corpo di Abbas Nilforoushan, vice comandante dell’IRGC. Decine di migliaia di persone sono uscite per partecipare al funerale del vice comandante dei pasdaran iraniani. On line oggi dall’Iran immagini di Ismail Qaani. Non possiamo stabilire se siano di repertorio o meno. Secondo gli iraniani l’uomo è in vita. Si sarebbe visto anche al funerale di Hassan Nasrallah. 

Un membro di Hezbollah nel parlamento libanese, Ali Fayyaz, ha affermato che le forze d’élite della resistenza non sono ancora entrate in conflitto con l’IDF, tranne in casi limitati. 

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte Israele – Libano e la situazione a Gaza aggiornato alle ore 15:00 del 15 ottobre

Secondo Channel 14, le strade sono vuote ad “Haifa”, i residenti hanno paura a causa del lancio di razzi da parte di Hezbollah.

A partire dalle 6.30 del mattino sono infatti ripartiti i lanci di missili verso Haifa sud. 

Incidente di sicurezza a Ashdod. Una persona ha aperto il fuoco contro agenti di polizia israeliani sulla strada n. 4 ad Ashdod. Un morto e un ferito entrambi agenti di polizia. Il Magen David Adom (primo soccorso e emergenza medica di Israele): “Questa sparatoria è avvenuta allo svincolo di Yavneh. I paramedici e i paramedici di Magen David Adom forniscono cure mediche ed evacuano dalla scena allo svincolo di Yavneh all’ospedale Assuta di Ashdod”. 

A partire dalla notte del 15 ottobre: allerta rossa a Margaliot di fronte a Markaba e Hula, dove l’esercito israeliano sta cercando di spingersi verso il Libano. Bombardamenti di artiglieria contro la città di Khiam e i suoi dintorni. La Resistenza Islamica ha rivendicato: “Attacco contro un raduno di forze nemiche nel sito di Al-Marj con un lanciamissili e contro l’insediamento di Kiryat Shmona con un lanciamissili”.

Nel Libano orientale l’esercito di israeliano ha lanciando una serie di raid in diverse aree della valle della Bekaa, inclusi circa 4 raid a Baalbek e nei suoi dintorni. Contati da fonti libanesi almeno 30 attacchi aerei che hanno preso di mira i governatorati di Baalbek e Beqaa. Una serie di attacchi aerei israeliani a Nabi Sheet, Douris e nelle periferie di Ablah, Rayak e Sahl al-Forzol.

Un’unità dell’esercito libanese, tra le 11:00 e le 14:00, ha fatto esplodere ordigni inesplosi nella zona di Ghobeiry, il sobborgo meridionale Libano centrale.

Combattimento ravvicinato tra le forze israeliane e quelle di Hezbollah nel Libano meridionale. Scontri ad Ayta ash Shab tra le IDF e i combattenti di Hezbollah.

Aerei da guerra israeliani hanno preso di mira l’area di Al-Samahiya nella città orientale di Zawtar e ancora Continuano gli scontri tra Hezbollah e militari delle IDF in località Rab El Thalathine – Aadaysit Marjaayoun – Markaba.

Le IDF hanno chiesto ai residenti libanesi di astenersi “dal viaggiare verso sud e dal ritornare alle vostre case o ai vostri campi di ulivi. Queste sono zone di combattimento pericolose”. “Richiamiamo inoltre ancora una volta la vostra attenzione sul fatto che Hezbollah utilizza le ambulanze per trasportare sabotatori e armi. Pertanto, mettiamo in guardia contro la continuazione di questo fenomeno e invitiamo le équipe mediche a evitare di trattare con i membri di Hezbollah e a non collaborare con loro”. L’IDF conferma che saranno prese le misure necessarie contro qualsiasi veicolo che trasporti uomini armati, indipendentemente dalla sua tipologia.

Nel Libano settentrionale registrati attaccherei ad: Asira, Tal al-Abyad, Ayat, Al-Kayyal, Karak. Nessuna segnalazione di vittime. La vicinanza degli attacchi israeliani ha causato danni materiali limitati all’ospedale di Al-Mortada.

Tra le 21 del 14 e le 13 del 15 ottobre Israele ha bombardato: Houla, Qoussair, Zawtar El Gharbiyeh, Yater, Hanine. Bombardamento dell’artiglieria: a Taybeh, Rab Thalathine, Deir Seryan, Houla, Qoussair.

Cinque attacchi aerei hanno preso di mira l’area del fiume Litani tra le città di Balat e Barghoz.

A Gaza le Brigate Al-Quds hanno rivendicato bombardamento con mortai un gruppo Israeliani e i loro veicoli a est del campo di Jabalia. Le milizie del martire Omar Al-Qasim hanno rivendicato di aver colpito un Merkava a est della città di Rafah, lasciando il suo equipaggio morto e ferito. Scontri nei pressi del campo di Jabalya tra IDF e al Qassam. Rivendicato utilizzo di bomba “a botte” contro militari israeliani. 

Houthi hanno combattuto a est della zona di Al-Rayyan, a est della città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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