IRAN. Teheran riduce la circolazione di valuta estera

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L’Iran ha avviato un sistema di razionamento della valuta estera per il commercio e l’industria. La decisione ha colto di sorpresa molti operatori economici e ha suscitato preoccupazioni poiché la valuta estera stanziata non sembra soddisfare le esigenze critiche di questi settori, ha riferito il 16 ottobre il quotidiano economico locale Donya-e Eghtesad.

Il capo della Camera di commercio di Teheran Mahmoud Najafi-Arab ha descritto questo improvviso cambiamento politico come un altro esempio di cambiamenti unilaterali imposti dai politici, riporta BneIntelliNews.

«Ad aumentare il disagio», ha detto Najafi-Arab, «c’è il fatto che questo razionamento valutario arriva in un momento in cui i commercianti sono i principali fornitori di input di produzione essenziali».

Ha spiegato che i criteri per questo razionamento saranno calcolati sulla media degli ultimi due anni per il settore in questione, con un coefficiente di 1,25. Anche per il settore del commercio sarà determinato utilizzando la media biennale, ma con un coefficiente pari a 0,85.

Questo schema di razionamento della valuta estera è l’ultima misura impiegata dalla Banca Centrale dell’Iran per regolare il mercato dei cambi. La banca ha già vietato qualsiasi scambio di valuta estera al di fuori dei canali esclusivi da essa stabiliti. Inoltre, i commercianti hanno da tempo il mandato di vendere i loro proventi delle esportazioni alla banca centrale a prezzi inferiori ai tassi di mercato libero.

La tempistica della nuova misura è significativa, poiché arriva subito dopo lo scoppio del conflitto israelo-palestinese, che ha avuto un effetto a catena sul mercato, influenzando in particolare i tassi di cambio delle principali valute estere rispetto al rial iraniano.

La motivazione del governo iraniano dietro la misura di razionamento sembra essere quella di razionare le riserve di valuta estera in diminuzione nel paese in mezzo alle persistenti sanzioni contro Teheran, mitigando al contempo l’impatto psicologico dei conflitti regionali sui tassi di cambio.

I media statunitensi hanno recentemente riferito che Washington ha raggiunto dietro le quinte un accordo con il Qatar per impedire a Teheran di ottenere l’accesso ai 6 miliardi di dollari recentemente rilasciati dagli Stati Uniti visto che l’Iran potrebbe aver avuto un ruolo nell’attacco di Hamas a Israele, sebbene Teheran neghi tale coinvolgimento e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden afferma che non ci sono prove di ciò.

Tommaso Dal Passo

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