A giugno scorso, il governo nipponico ha pubblicato una versione rivista del piano di attuazione dell’iniziativa del “nuovo capitalismo” del premier Fumio Kishida. La versione originale, uscita nel 2022, intitolata “Grand Design and Action Plan for a New Form of Capitalism”, aveva delineato obiettivi ambiziosi che richiedevano maggiori investimenti nelle persone, nelle start-up, nelle trasformazioni verdi e digitali, nella scienza, nella tecnologia e nell’innovazione.
Questi investimenti avevano lo scopo sia di favorire la crescita economica sia di risolvere problemi sociali, come la stagnazione a lungo termine dei salari dei lavoratori e il cambiamento climatico. La recente revisione stabilisce una strategia più concreta per aumentare i salari, migliorare la produttività e realizzare un ciclo virtuoso di crescita sostenibile e equa distribuzione del reddito, riporta East Asia Forum.
La nuova strategia di crescita mira a incoraggiare cambiamenti ambiziosi nel sistema socioeconomico del Giappone, in particolare nel mercato del lavoro. La chiave del successo risiede nel ruolo del governo giapponese nel mobilitare efficacemente gli sforzi di aziende private, investitori, istituzioni finanziarie e singoli individui, rimodellando al tempo stesso il contesto politico.
A causa delle pressioni attuali, tra cui una persistente carenza di manodopera, i cambiamenti nelle catene di approvvigionamento globali dovuti all’escalation del rischio geopolitico e i cambiamenti nelle strutture industriali, c’è un crescente desiderio di investire in Giappone sia in patria che all’estero.
L’aumento della produttività è da tempo una priorità per il Giappone, ma la crescita della produttività è rimasta ostinatamente inferiore all’1%.
L’invecchiamento e il calo della popolazione giapponese, insieme alla crescente carenza di manodopera e alla rapida innovazione tecnologica, stanno costringendo molte aziende private a perseguire investimenti più estesi nelle risorse umane. Molte aziende stanno riformando i propri sistemi del personale per migliorare lo sviluppo e l’attrazione di persone di talento, compresi gli stranieri.
Numerose riforme elencate nella revisione del piano di attuazione del 2023, come la riforma del sistema di indennità di disoccupazione, hanno già cominciato a essere discusse.
Le deliberazioni della Dieta sulle misure di bilancio per espandere gli investimenti sulle persone inizieranno probabilmente più avanti nel 2023. Si prevede che queste misure aumenteranno gradualmente le opportunità di riqualificazione e transizione di carriera.
Sono fondamentali i programmi di riqualificazione per i lavoratori non regolari e la correzione del divario salariale di genere. Il numero dei lavoratori non regolari, che comprende il 50% di lavoratrici e il 20% di uomini, è in aumento a partire dagli anni 2000.
Anche se la riforma del mercato del lavoro sia un modo per evitare il collasso del sistema di occupazione, il piano quinquennale per lo sviluppo delle start-up contenuto nella revisione mira anche a ripristinare il dinamismo dell’economia.
È stata indicata una roadmap quinquennale per lo sviluppo delle start-up; il cui sostegno è al centro della strategia di crescita. Il piano sottolinea inoltre l’importanza di una rivitalizzazione tempestiva o di una chiusura graduale delle imprese in difficoltà. Ma l’impatto sull’economia giapponese resta incerto, in parte a causa dell’atteggiamento politico tiepido nei confronti delle piccole e medie imprese.
Per aumentare il reddito familiare, poi, la revisione del 2023 include l’obiettivo che le famiglie traggano vantaggio dalla crescita delle aziende giapponesi, non solo come dipendenti ma anche come azionisti. Sono già stati annunciati audaci incentivi fiscali per incoraggiare gli individui a costruire attività finanziarie a lungo termine.
Antonio Albanese