GIAPPONE. Allarme Intelligenza Artificiale: Pechino usa quella “civile” per fini bellici

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L’esercito cinese intende utilizzare l’intelligenza artificiale, sviluppata dal settore privato, per migliorare la sua capacità offensiva in settori come il cyberspazio e lo spazio.

Secondo il nipponico Istituto Nazionale per gli Studi sulla Difesa, nel suo rapporto annuale sulla strategia di sicurezza della Cina, Pechino aspira ad eguagliare la capacità militare complessiva degli Stati Uniti trasformando le sei forze armate in una forza di combattimento di livello superiore con l’aiuto di tecnologie avanzate.

Il Rapporto sulla sicurezza della Cina 2021 è stato pubblicato vista l’aumentata rivalità tra Washington e Pechino, e in mezzo alla competizione per l’egemonia tecnologica. Gli Stati Uniti hanno limitato le esportazioni di semiconduttori a Huawei Technologies, il gigante cinese delle telecomunicazioni che punta ad espandere il suo dominio della tecnologia 5G di prossima generazione.

Secondo il rapporto giapponese, la Cina sta incrementando i suoi investimenti in società scientifiche e tecnologiche del settore privato nell’ambito della strategia del paese di fondere i progressi aziendali e militari attraverso la nazionalizzazione, in modo che le altre nazioni non possano interferire; la Cina ha riconosciuto l’importanza del dominio dell’informazione nella guerra moderna, specialmente nel cyberspazio, dove lo spionaggio digitale era un’area di interesse.

Ha anche notato che la Cina sta ulteriormente cercando il dominio dell’informazione per prepararsi alla “guerra intelligente” che usa l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico e la teoria dei giochi per analizzare le intenzioni degli avversari e le loro decisioni per fornire una guida ai suoi comandanti. Il rapporto affermava anche che tale integrazione tra il settore militare e quello privato aveva «fatto sì che i paesi occidentali riconoscessero la necessità di contromisure che collegassero l’economia e la sicurezza, e … li aveva portati a rafforzare le norme sul commercio e sugli investimenti».

Il rapporto conclude che «se la Cina persegue una strategia militare nella nuova era che dà un peso considerevole alla strategia contro gli Stati Uniti, un ordine internazionale definito dalla rivalità USA-Cina rimarrà probabilmente a medio e lungo termine».

Graziella Giangiulio