Il Dialogo Quadrilaterale sulla Sicurezza, composto da Australia, India, Giappone e Stati Uniti e meglio conosciuto come Quad, aveva lo scopo iniziale di essere una solida partnership per essere una “NATO asiatica” costruita per controllare e contrastare Cina e Russia.
La guerra ucraina ha dimostrato tuttavia che le cose non sono andate così. Data la profonda dipendenza strategica dell’India dalla Russia, Nuova Delhi ha sfidato costantemente e apertamente i tre partner del Quad, che hanno tutti imposto ampie sanzioni contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina.
L’India, membro dei Brics, non solo ha rifiutato di aderire alle sanzioni energetiche imposte dall’Occidente alla Russia, ma ha anzi raddoppiato le importazioni di petrolio scontato da Mosca, minando così la credibilità e la coesione del Quad.
Il ministro degli Affari Esteri indiano, S. Jaishankar, ha apertamente accusato l’Occidente di ipocrisia e ha propagandato l’arrivo di un presunto nuovo ordine mondiale in cui il “multiallineamento” consente alle nazioni non occidentali di perseguire autonomamente “politiche e preferenze e interessi particolari”.
In questo quadro le Filippine, potrebbero presto soppiantare il ruolo dell’India nel Quad. Il presidente Ferdinand Marcos Jr ha rapidamente ridato vita alla cooperazione nel campo della difesa con gli Stati Uniti, il Giappone e l’Australia, gli altri membri del Quad.
Solo nell’ultimo mese, Marcos Jr ha concesso alle truppe statunitensi un accesso ampliato alle basi filippine nell’ambito dell’Enhanced Defense Cooperation Agreement, Edca, ha negoziato una nuova serie di accordi di difesa con il Giappone e starebbe esplorando un accordo di sicurezza tripartito tra Stati Uniti, Giappone e Filippine.
Su questa linea strategica, l’Australia, che come gli Stati Uniti ha un accordo di “forze in visita” con Manila, si è offerta di condurre pattugliamenti marittimi congiunti con gli Stati Uniti e le Filippine nel Mar Cinese Meridionale. L’Australia e le Filippine hanno anche concordato di condurre un dialogo regolare sulla difesa per approfondire la cooperazione militare.
Per molti versi, Marcos Jr ha fatto delle Filippine un elemento cardine della cosiddetta strategia di “deterrenza integrata” del Pentagono contro la Cina. Molti osservatori ritengono infatti che le Filippine potrebbero finire per costituire il nucleo di un “nuovo Quad”, composto dagli Stati Uniti e dai suoi tre principali alleati nell’Indo-Pacifico, che di fatto esclude l’India.
Storicamente, l’Australia è il secondo partner di difesa delle Filippine. Negli ultimi trent’anni, le due parti hanno firmato diversi importanti accordi di difesa, in particolare il Memorandum of Understanding sulle attività di difesa cooperativa, lo Status of Visiting Forces Agreement, Sovfa e il Comprehensive Partnership Australia-Filippine, Dcp.
Il risultato è stato una crescente cooperazione militare bilaterale e multilaterale. L’Australia è stata anche un partner chiave nell’antiterrorismo, in particolare fornendo addestramento e supporto di intelligence durante l’assedio del 2017 di Marawi, la più grande città a maggioranza musulmana delle Filippine, da parte dello Stato Islamico.
Negli ultimi anni, l’Australia, insieme al Giappone, ha partecipato regolarmente alle esercitazioni annuali tra Filippine e Stati Uniti. L’esercitazione annuale di quest’anno, che si svolgerà nella provincia nord-occidentale di Ilocos Norte, dovrebbe vedere la partecipazione di ben 16.000 soldati, con esercitazioni congiunte sempre più incentrate su potenziali contingenze nel Mar Cinese Meridionale e a Taiwan.
All’inizio di questo mese, Marcos Jr ha dato il via libera all’accesso degli Stati Uniti a una serie di basi nelle strutture militari più settentrionali delle Filippine, ovvero nelle province di Isabela e Cagayan. L’amministrazione Marcos sta anche valutando la possibilità di aprire agli Stati Uniti le basi navali nelle isole Mavulis e Fuga, che distano poco più di 100 miglia nautiche dalle coste di Taiwan. In quanto alleato degli Stati Uniti, l’Australia dovrebbe essere coinvolta nella risposta militare americana a una potenziale invasione cinese di Taiwan.
Nel frattempo, le Filippine dovrebbero essere tra i primi destinatari di un nuovo importante pacchetto di aiuti alla sicurezza da parte del Giappone, che sta anche esplorando accordi di acquisizione e servizio incrociato e un accordo di Visiting Forces Agreement con Manila.
È allo studio anche un accordo di difesa tripartito tra Stati Uniti, Filippine e Giappone per consolidare la cooperazione di difesa tra i tre Paesi. L’Australia sta inoltre perseguendo una maggiore cooperazione militare con le Filippine nell’ambito della più ampia strategia di “deterrenza integrata” contro la Cina.
Tommaso Dal Passo