Eolico: in crisi il mercato mondiale nel 2013

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BELGIO – Bruxelles. 24/02/2014. Il mercato dell’eolico mondiale nel 2013 ha registrato una considerevole flessione rispetto all’anno precedente. A renderlo noto è la GWEC (Global Wind Energy Council) lobby mondiale del settore, che ha sede a Bruxelles ed uffici di rappresentanza a Londra e Pechino.

 

Secondo l’associazione, infatti, la capacità di energia prodotta dal vento nel corso del 2013 è stata di 35.464 MW a fronte di 45.169 MW generati nel 2012. Tale decrescita è imputabile primariamente al calo improvviso del mercato statunitense, penalizzato anche dalla politica del paese. Negli USA l’anno scorso sono stati prodotti solo 1084 MW, tuttavia questo stesso mercato è in ripresa, considerando che sono già in costruzione impianti atti a produrre 12.000 MW.

Deludenti sono anche le performance 2013 del vento europeo. L’EWEA (European Wind Energy Association), associazione non-profit e non governativa, che annovera tra i suoi membri molte società nazionali, compagnie, organizzazioni, tutte operanti nel settore eolico, ha infatti recentemente pubblicato un report dal quale emerge che lo scorso anno in Europa sono stati allacciati alle rete solo 11.159 MW eolici, con un decremento dell’8% rispetto al 2012. Tale decrescita è dovuta ad una forte contrazione di mercati nazionali, fino a ieri talmente rigogliosi da portare l’eolico a divenire per due anni di seguito la tecnologia con la maggiore crescita annuale, superando anche quella delle fonti fossili. Il regresso in Europa è stato innescato soprattutto da Spagna, Italia e Francia, le cui installazioni sono calate rispettivamente dell’84%, 65% e 24% a causa soprattutto di mutevoli e destabilizzanti quadri normativi che rendono i suddetti mercati decisamente poco attrattivi e, di conseguenza, minano gli investimenti, mettono a rischio crescita verde, posti di lavoro e sicurezza energetica. La crisi dell’eolico europeo sembra aver risparmiato soltanto Germania e Gran Bretagna, che hanno generato 2998 MW e 1883 MW da nuovi impianti. Germania e Regno Unito sono, perciò, al primo e secondo posto per nuova produzione di eolico nel 2013, seguite da Polonia con 894 MW e poi Svezia, Romania, Danimarca, Francia e, finalmente, Italia con i suoi 444 MW.

Le associazioni di categoria italiane hanno perciò così tuonato: «Questo dato conferma in maniera non più discutibile l’inadeguatezza dei sistemi vigenti e la necessità di un tempestivo intervento del Governo per evitare che il settore possa subire un ulteriore colpo», e ancora «le norme approvate negli scorsi anni stanno comportando un blocco del settore e hanno già avuto come effetto la riduzione della forza lavoro di oltre 10.000 occupati, oltre ad aver portato al fallimento numerose aziende».

Il Belpaese, è giusto precisare, rimane tra i maggiori produttori europei di energia generata dal vento, contribuendo al 7% del totale ed è preceduto in questa classifica solo da Germania (29%), Spagna (20%) e Regno Unito (9%).

Le prospettive dell’eolico mondiale ed europeo, tuttavia, nonostante i dati non confortanti relativi al 2013, appaiono rosee. Il Canada, ad esempio, nel corso dell’anno passato ha connesso alla rete 1599 MW di energia eolica, la Cina addirittura 16.100 MW, e conta di raggiungerei 200 GW di potenza entro il 2020, l’India ha avviato un nuovo piano nazionale denominato “Wind mission” ed anche in Brasile sono in corso nuovi progetti per 4,7 GW. La GWEC, inoltre, sembra molto fiduciosa circa lo sviluppo di tale fonte energetica in Messico ed in molti stati dell’Africa, Repubblica Sudafricana in primis.

Dal rapporto “EU Energy, Transport and GHG Emissions Trends to 2050” della Commissione Europea, infine, emerge che nei prossimi due decenni l’eolico sarà la tecnologia che verrà maggiormente installata nel continente (37% in potenza di tutta la nuova capacità installata) e nel 2040 rappresenterà la principale fonte di generazione elettrica in Europa, mentre all’inizio del nuovo millennio la produzione si attestava sui 3,2 GW e l’energia eolica rappresentava solo il 2,4% della potenza energetica totale.