La Corea del Sud sta affrontando crescenti richieste di dotarsi di armi nucleari a prescindere dai dogmi ideologici. Tali richieste sono alimentate dalla crescente minaccia nucleare della Corea del Nord e dai dubbi sulla deterrenza estesa degli Stati Uniti nel caso in cui Pyongyang decidesse di attaccare il suo vicino.
Nonostante la minaccia della Russia di usare armi nucleari contro l’Ucraina, gli Stati Uniti e la Nato sono pronti a rispondere con armi convenzionali, e molti sudcoreani temono una possibile risposta a metà da parte di Washington a un potenziale attacco nucleare della Corea del Nord contro il Sud, riporta The Korea Times.
Il Centro per gli studi sulla Corea del Nord dell’Istituto Sejong ha affermato che il crescente interesse per lo sviluppo di un programma di armi nucleari nazionali arriva quando la ferma ritorsione nucleare degli Stati Uniti, nel caso in cui la Corea del Nord usi armi nucleari contro la Corea del Sud, appare incerta.
L’Edscg, un meccanismo consultivo di alto livello per raggiungere la denuclearizzazione della Corea del Nord attraverso una ferma deterrenza, si è tenuto a Washington il 16 settembre, ma la dichiarazione congiunta si è limitata a stabilire che la Corea del Nord avrebbe affrontato una risposta “schiacciante e decisiva” in caso di attacco nucleare.
Secondo un recente sondaggio dell’Istituto per gli studi sulla pace e l’unificazione dell’Università nazionale di Seoul, più della metà dei sudcoreani, ovvero il 55,5%, è favorevole allo sviluppo di un programma nazionale di armi nucleari e il 92,5% dei 1.200 intervistati ritiene che la Corea del Nord non abbandonerà il suo programma nucleare.
A questo proposito, le richieste di un arsenale nucleare indipendente si sono riaccese in seguito all’accelerazione dell’accumulo di armi nucleari della Corea del Nord.
Fino ad oggi, ogni riferimento all’acquisizione di armi nucleari è stato considerato un tabù all’interno del governo sudcoreano, dato che comporterebbe costi significativi e benefici limitati per il Paese. Lo sviluppo di un programma di armamento nucleare sudcoreano comporterebbe un elevato costo opportunità “invisibile”, oltre alle misure punitive della comunità internazionale.
Antonio Albanese