COREA DEL NORD. Kim prova i suoi nuovi missili cruise

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La Corea del Nord ha annunciato il 13 settembre di aver testato con successo missili da crociera a lungo raggio, prima attività di test nota da mesi, sottolineando come il paese continua ad espandere le sue capacità militari in mezzo allo stallo nei negoziati nucleari con gli Stati Uniti.

La Korean Central News Agency riporta che i missili testato l’11 e ill 12 settembre, hanno dimostrato di poter colpire obiettivi a 1.500 chilometri di distanza, definendoli «arma strategica di grande importanza», formulazione che implica la loro capacità di portare testate nucleari, riporta Ap.

Non ci sono stati test balistici noti dal marzo scorso, poiché Kim ha concentrato i suoi sforzi per respingere il coronavirus e salvare l’economia danneggiata dalle sanzioni, dalle cattive inondazioni delle ultime estati e dalle chiusure delle frontiere durante la pandemia.

Kcna ha detto che i missili testati durante il fine settimana hanno viaggiato per 126 minuti sopra il territorio nordcoreano prima di colpire i loro obiettivi: «In tutto, l’efficienza e la praticità del funzionamento del sistema di armi è stato confermato essere eccellente».

Sembra che Kim non fosse presente per osservare i test; Kcna ha detto che il generale Pak Jong Chon, Capo di Stato Maggiore nordcoreano, ha osservato i test di lancio e ha chiesto agli scienziati della difesa del paese di fare “tutto il possibile per aumentare” le capacità militari del paese.

La sorella di Kim il mese scorso ha lasciato intendere che la Corea del Nord era pronta a riprendere i test sulle armi mentre rilasciava una dichiarazione che rimproverava gli Stati Uniti e la Corea del Sud per aver continuato le loro esercitazioni militari congiunte, che ha detto essere «l’espressione più vivida della politica ostile degli Stati Uniti».

Gli ultimi test sono arrivati dopo che Kim ha organizzato un’insolita parata la scorsa settimana caratterizza dall’assenza di armi e dalla presenza di infermieri in tute hazmat per la lotta al Covid 19 e organizzazioni di difesa civile coinvolte nel lavoro industriale e nella ricostruzione delle comunità distrutte dalle inondazioni.

Graziella Giangiulio