Lupi bastonati

295

BIELORUSSIA – Terespol 27/04/2015. Prosegue l’odissea dei Lupi della Notte (Ночные Волки).

I biker russi arrivati il 27 aprile alla frontiera polacco-bielorussa di Terespol Brest, sono stati bloccati e rimandati indietro dalle guardie di frontiera polacche perché i loro visti erano compilati in maniera erronea. Il raduno per il LXX anniversario della vittoria sovietica sulla Germania nazista era iniziato il 25 aprile a Mosca.
Dall’altre parte del confine, circa 100 biker del polacco “Katyn” Motorcycle Club hanno bloccato il valico di confine di Terespol in segno di protesta contro la decisione delle autorità polacche. Dopo che ai motociclisti russi è stato negato l’ingresso, circa 100 biker del polacco “Katyn” Motorcycle Club, sul lato polacco del confine, hanno suonato il clacson e acceso le luci in segno di protesta: intendevano scortare i russi attraverso la Polonia.
Le fuardie bielorusse li hanno fatti passare, ma sono stati chiusi in un hangar dalle guardie polacche per un paio d’ore prima di consentirai di tornare indietro.
Il 25 aprile, il ministero degli Esteri polacco avevo a vietato ufficialmente ai biker russi di entrare Polonia (AGC: No ai Lupi della notte in Polonia) in mancanza di dettagli sulle loro attività previste, i loro itinerari di viaggio esatti, nonché i luoghi delle loro soste notturne.
Il primo ministro polacco, riporta Asiaone, Ewa Kopacz aveva definito la manifestazione una «provocazione», ma i biker russi avevano insistito che il loro giro non era politico, ma solo una corsa commemorativa. Gli attivisti polacchi che si oppongono anche il loro ingresso nel paese dicono di farlo perché i biker hanno per l’annessione russa della Crimea e per il presunto sostegno ai separatisti filo-russi in Ucraina.
«Questo non è un normale club di motociclisti. Si tratta di strumenti in mano di Vladimir Putin per fare propaganda», ha detto Tomasz Czuwara, portavoce dell’Open Dialogue Foundation, gruppo polacco che sostiene l’Ucraina ripreso da kentucky.com. Il leader dei Ночные Волки, Alexander Zaldostanov, ha detto che il moto club non avrebbe cambiato il proprio percorso di viaggio: sarebbero entrati singolarmente e non come gruppo: «Altri che non diranno di essere Lupi prenderanno questa strada e compiranno la missione che avevamo intenzione di fare per il LXX anniversario della Grande Vittoria», ha detto al canale televisivo russo Lifenews. Nel frattempo, il ministero degli Esteri tedesco ha revocato i visti d’ingresso per i motociclisti russi il ​​27 aprile, riporta Sputnik.