COREA DEL NORD. Il molibdeno aprirebbe di nuovo la via del commercio con la Cina

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Le aziende statali nordcoreane hanno iniziato ad accumulare minerale di molibdeno, facendone salire il prezzo; una decisione che suggerirebbe lei ripresa del commercio con la Cina a breve. Stando a quanto riporta Rfa, dal gennaio 2020, Pechino e Pyongyang hanno chiuso il loro confine e sospeso tutti gli scambi per prevenire la diffusione del coronavirus. La mossa ha avuto effetti disastrosi per l’economia nordcoreana, soprattutto per quelle industrie che dipendono dal commercio con la Cina per le materie prime o come mercato per vendere merci.

Il molibdeno è un metallo delle terre rare con un rendimento molto basso, ma che è essenziale per la fabbricazione di leghe d’acciaio ed è usato per le sue proprietà elettromagnetiche e resistenti al calore nell’industria dei semiconduttori, dei macchinari di precisione, dei treni ad alta velocità e dell’aviazione. La fornitura di minerale di molibdeno della Corea del Nord è stata off-limits per la Cina durante la pandemia.

Sperando di incassare quando il confine sarà riaperto, le aziende commerciali hanno iniziato a fare scorta di molibdeno, che prevedono sarà molto richiesto: «Dalla settimana scorsa, la società commerciale Kangsung, affiliata all’esercito, ha comprato centinaia di tonnellate di concentrato di molibdeno che era stato accatastato alto come una montagna nella miniera di Paegam» riporta Radio Free Asia, «Tutto il concentrato di minerale viene trasportato a Hyesan, dove si trova la base commerciale di Kangsung».

Hyesan si trova appena oltre il confine con la Cina. Una volta che il commercio riprendesse, il minerale immagazzinato a Hyesan potrebbe essere spedito rapidamente oltre il confine: «La chiusura del confine ha messo fine al commercio e al contrabbando di minerali. Durante quel periodo il prezzo del molibdeno è sceso a 5.000 yuan per tonnellata, e 30.000 yuan per tonnellata di polvere di molibdeno. Ma una volta che Kangsung ha iniziato ad accumulare, la polvere di molibdeno è salita a 50.000 yuan per tonnellata», riporta Rfa.

Secondo la fonte, Kangsung è un’azienda potente che si crede abbia informazioni privilegiate sul fatto che il confine sarà presto riaperto. Si pensa che la compagnia stia accumulando minerale perché si aspetta che il commercio riprenda presto. Kangsung sta usando il denaro del suo partner commerciale cinese per comprare il minerale, il che indica una ripresa del commercio più presto che tardi. Accumulando il minerale, l’azienda potrebbe manipolare i prezzi e vendere il minerale con un profitto sostanziale.

Altre aziende starebbero cercando di entrare nel mercato del molibdeno: «Poiché sempre più società commerciali vogliono comprare il concentrato di molibdeno qui nel Nord Pyongan, le miniere stanno cominciando a concentrarsi sulla spedizione delle loro scorte di minerale (…) I sacchi di concentrato di minerale accatastati all’aperto per la durata della crisi del coronavirus vengono ora trasportati uno dopo l’altro con i camion».

Una tonnellata di concentrato di minerale di molibdeno è passata da 50.000 yuan a 70.000 yuan a Sinuiju, importante città commerciale situata oltre il confine con Dandong, in Cina.

Quando il commercio era aperto prima del coronavirus, la polvere di molibdeno valeva quasi 130.000 yuan.

Antonio Albanese