COREA DEL NORD. Nuovo lancio missilistico da un sottomarino

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Gli Stati Uniti hanno la prova di un nuovo test missilistico nordcoreano: stavolta si tratta del lancio di un missile balistico da un sottomarino. Il lancio è avvenuto un paio di giorni dopo il lancio del secondo missile balistico intercontinentale. 

Secondo quanto riportano Yonhap e Cnn, il lancio è stato effettuato il 30 luglio; si tratta del terzo effettuato nello stesso mese e il quarto di quest’anno, a dimostrazione che Pyongyang sta lavorando per far avanzare a grandi passi anche il sistema Slbm.

Il test avrebbe messo alla prova la capacità di espellere un missile con vapore ad alta pressione dal serbatoio di lancio di un sottomarino prima dell’accensione del motore. Il test del 30 luglio si è svolto presso i cantieri di Sinpo, il principale centro di sviluppo sottomarino nordcoreano. La capacità Slbm, se completamente sviluppata, costituirebbe un’altra grave minaccia a causa della sua naturale mobilità.

Gli Stati Uniti, poi, si sono detti pronti a dispiegare le restanti parti del Thaad in Corea del Sud, ha dichiarato il Pentagono, ripreso dal Korea Herald.

La disponibilità statunitense è una risposta al lanciodelsecmdno Icbm di Pyongyang. Poco dopo il lancio, il presidente sudcoreano Moon Jae-in aveva ordinato l’installazione “temporanea” di quattro lanciatori aggiuntivi Thaad per aumentare le capacità di difesa del paese. Una batteria Thaad è costituita da sei lanciatori, ma solo due sono stati installati in Corea del Sud in attesa di una revisione dell’impatto ambientale.

A questo attivismo sudcoreano, ha risposto Kcna, dando del traditore al governo di seul che ignora la volontà popolare di non avere il Thaad: «All’esterno, le autorità sudcoreane gridano per “abolire le azioni del male”, ma stanno optando per il dispiegamento del Thaad (…) Si tratta di una intollerabile perfidia e derisione dei sudcoreani. Le autorità sudcoreane attualmente fanno pressioni politiche per lo schieramento del Thaad, sotto costrizione degli Stati Uniti». Le autorità di Seul «stanno premendo per la distribuzione del Thaad dietro le quinte mentre calmano il rifiuto dei cittadini nella contea di Songju (…) con una retorica ingannevole come è la stima dell’effetto sull’ambiente (…) Non appena il secondo test del missile balistico intercontinentale Hwasong-14 è stato condotto dalla Rpdc, ha tenuto un “incontro di sicurezza” di emergenza nel mezzo della notte e ha ordinato l’ulteriore dispiegamento di piattaforme di lancio Thaad. È un suicidio lasciare la Corea del Sud come colonia eterna degli Stati Uniti e terreno per lo stallo nucleare tra paesi limitrofi per spingere la situazione nella penisola coreana verso una fase peggiore (…) una ben misera fine».

Antonio Albanese