COREA DEL NORD. Berlino crocevia del contrabbando balistico nucleare di Pyongyang

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La Corea del Nord ha utilizzato la sua ambasciata a Berlino per procurarsi pezzi di ricambio per il suo programma missilistico. Lo ha detto alla tv tedesca Ndr, il capo dell’agenzia di intelligence nazionale tedesca BfV, Hans-Georg Maassen.

Reuters anticipa le dichiarazione del capo dell’intelligence tedesca che andranno in onda il 5 febbraio; il capo della BfV ha dichiarato: «Abbiamo stabilito che da lì sono state effettuate attività di approvvigionamento che, a nostro avviso, sono state effettuate in vista del programma missilistico e talvolta anche per il programma nucleare».

Maassen ha affermato che si trattava spesso di beni a duplice uso, che possono essere utilizzati sia per scopi civili che militari. Le osservazioni fatte a Ndr hanno mostrato che Maassen ha detto che le autorità tedesche hanno impedito tali attività quando le hanno trovate, ma ha aggiunto: «Non possiamo garantire che possiamo individuare e prevenire questo fenomeno in tutti i casi». Ha poi detto che era necessario presumere che le parti per il programma di lancio della Corea del Nord «sono state acquisite attraverso altri mercati o acquirenti ignoti che li avevano acquistati in Germania».

La Corea del Nord sta sfidando da anni sanzioni multilaterali e bilaterali per il suo programma balistico e nucleare capaci di colpire gli Stati Uniti.

Come risulta da un recente rapporto dell’Onu, la Corea del Nord ha guadagnato quasi 200 milioni di dollari nel 2017, esportando merci vietate. Si presume inoltre che abbia fornito armi alla Siria e al Myanmar. La relazione è stata presentata al Comitato per le sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. «La Corea del Nord sta violando le recenti risoluzioni sfruttando le catene globali di approvvigionamento petrolifero, complici stranieri, i registri delle società offshore e il sistema bancario internazionale».

La relazione suggerisce che la Corea del Nord abbia spedito carbone nei porti di Russia, Cina, Corea del Sud, Malesia e Vietnam utilizzando documenti falsi. I documenti mostravano Russia e Cina come paesi d’origine, invece della Corea del Nord.

Inoltre, le 23 spedizioni di carbone sono state consegnate utilizzando «una combinazione di molteplici tecniche di evasione, rotte e tattiche ingannevoli». Nel rapporto si legge: «Se confermato, costituirebbe violazione delle risoluzioni»; vi si conferma che Myanmar e Siria stanno cooperando con il principale esportatore di armi della Corea del Nord, la Komid.

Nella relazione si afferma che la Corea del Nord sta aiutando la Siria a sviluppare armi chimiche e sta fornendo missili balistici al Myanmar. Inoltre, nel periodo 2012-17, sono state effettuate circa 40 spedizioni nordcoreane verso aziende che hanno supervisionato il programma siriano per le armi chimiche.

La Siria ha sostenuto che gli esperti nord-coreani sono stati coinvolti nel settore dello sport, mentre il Myanmar ha negato qualsiasi connessione con Pyongyang.

Antonio Albanese