CINA. La rotta Artica di Pechino e Mosca impatta sulla Groenlandia

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La Cina sta silenziosamente costruendo una nuova Via della seta marittima nell’Oceano Artico con l’assistenza della Russia. In questo contesto e nel quadro della rinnovata contrapposizione con Usa, Cina, può essere letto l’annuncio di Donald Trump di voler avere la Groenlandia, non escludendo l’uso della forza militare o economica per impossessarsi del territorio autonomo danese.

A gennaio 2018, il governo cinese ha pubblicato il documento Politica artica della Cina, delineando il suo piano per “utilizzare le risorse artiche in modo legale e razionale”, riporta AT.

Tali politiche includono: partecipazione della Cina allo sviluppo delle rotte di navigazione artiche; partecipazione all’esplorazione e allo sfruttamento di petrolio, gas, minerali e altre risorse non viventi; partecipazione alla conservazione e all’utilizzo della pesca e di altre risorse viventi; partecipazione allo sviluppo delle risorse turistiche.

“La Cina è un importante stakeholder negli affari artici. Geograficamente, la Cina è uno “Stato vicino all’Artico”, uno degli Stati continentali più vicini al Circolo Polare Artico”, ha affermato il governo cinese nella dichiarazione politica. “La Cina è da tempo coinvolta negli affari artici. Nel 1925, la Cina ha aderito al Trattato di Spitsbergen (Svalbard) e ha iniziato a partecipare alla gestione degli affari artici”, ha aggiunto. “Da allora, la Cina ha compiuto maggiori sforzi nell’esplorazione dell’Artico, ampliando la portata delle attività, acquisendo maggiore esperienza e approfondendo la cooperazione con altri partecipanti”.

Negli ultimi sette anni, la Cina ha compiuto passi da gigante nell’attuazione delle sue politiche artiche.

Nella seconda metà del 2023, NewNew Shipping Line, una società cinese che ha stretto una partnership con la Russia, ha completato sette viaggi in portacontainer tra Asia ed Europa attraverso l’Oceano Artico. Lo scorso luglio, ha lanciato una nuova rotta artica che collega Shanghai a San Pietroburgo. Ha di fatto realizzato la rotta navale artica di cui da tempo parlava il Cremlino, grazie, soprattutto, allo scotimento dei ghiacci artici e alla flotta rompighiaccio artica e nucleare di Mosca. 

Gli Stati Uniti avrebbero finalmente riconosciuto che Cina e Russia hanno unito le forze per lanciare la rotta del Mare del Nord, o Via della seta ghiacciata, che tra le altre cose, mitigherà il dilemma dello Stretto di Malacca, oggi congestionato.

La rotta del Nord si snoda lungo la costa artica russa dall’Asia orientale all’Europa, il che può accorciare di un terzo la rotta tradizionale attraverso lo Stretto di Malacca e il Canale di Suez. 

Il Trattato delle Svalbard è stato firmato per la prima volta da 14 paesi nel 1920. Affermava che le Svalbard fanno parte della Norvegia, mentre altri paesi hanno il diritto di svolgere ricerche scientifiche al Polo Nord. 

Il Trattato ha fornito quindi basi legali alla Cina per avviare la ricerca scientifica al Polo Nord, con conseguente creazione della prima stazione di ricerca artica cinese, la Stazione del Fiume Giallo, alle Svalbard, in Norvegia, nel 2004.

Antonio Albanese

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