CHIPWAR. I chip USA castrati possono essere venduti in Cina

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Nvidia ha declassato tre unità di elaborazione grafica, Gpu, per i mercati cinesi dopo che il governo degli Stati Uniti le ha vietato di spedire chip A800 e H800 in Cina a ottobre scorso. Il produttore di chip californiano dovrebbe lanciare il 16 novembre almeno tre nuove intelligenze artificiali, H20 L20 e L2, e forse altre, per sostituire i processori vietati.

Stando ad AT, la densità prestazionale, o velocità per dimensione dei tre chip è ridotta tra il 14,9% e il 26,8% rispetto a quella dell’H100. Nvidia ha rallentato la velocità con alcune modifiche hardware e software.

L’H100 è 6,68 volte più veloce dell’H20, tuttavia, l’H20 è il 20% più veloce dell’H100 nel ragionamento Llm, Large Language Model. Gli Llm sono algoritmi di deep learning in grado di riconoscere, riassumere, tradurre, prevedere e generare contenuti utilizzando set di dati molto grandi, secondo Nvidia.

Alcune aziende cinesi avevano rinunciato a ordinare i chip IA di Nvidia perché non sapevano quando e se i loro ordini sarebbero stati annullati a causa dell’inasprimento dei controlli sulle esportazioni di chip da parte degli Stati Uniti.

Baidu, il motore di ricerca cinese, aveva già ordinato 1.600 chip Ascend 910B da Huawei per circa 450 milioni di yuan in agosto e ne aveva ricevuti circa 1.000, stando ai dati Reuters. I processori Ascend sono ora i chip AI più sofisticati disponibili in Cina, sebbene non siano veloci come quelli di Nvidia.

Nvidia quindi, rischia di perdere la sua competitività in Cina nel lungo periodo se non riuscirà a vendere i suoi prodotti più all’avanguardia nel paese.

L’amministrazione Biden, ad agosto 2022, ha ordinato ai produttori di chip statunitensi di interrompere l’esportazione di processori grafici che operano con larghezze di banda di interconnessione di 600 gigabyte al secondo o superiori verso Cina e Russia. I chip A100 e H100 di Nvidia e il chip MI250 di Amd rientrano nella categoria.

Nvidia ha successivamente presentato i processori A800 e H800, che funzionano rispettivamente a 400 e 300 gigabyte al secondo, rivolgendosi ai mercati cinesi: A800 e H800 erano in realtà versioni ridotte rispettivamente dell’A100 e dell’H100.

Il 17 ottobre, il Bureau of Industry and Security del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha dichiarato che non classificherà i chip soggetti a restrizioni utilizzando la “larghezza di banda di interconnessione” come parametro. Utilizzerà invece “prestazioni” e “densità di prestazioni” come nuovi parametri. Secondo le nuove regole, un chip con una prestazione di elaborazione totale pari o superiore a 4.800 o una densità di prestazione pari o superiore a 5,92 non potrà essere spedito in Cina. I chip A800, H800, L40, L40S e RTX 4090 rientrano nella categoria. Nvidia avrebbe quindi subito un danno di 5 miliardi di dollari sono stati annullati.

Così facendo, i modelli H20, L20 e L2 possono ancora essere esportati in Cina poiché soddisfano i requisiti di prestazioni e densità di prestazioni. Ma stanno diventando poco attraenti per le aziende cinesi.

Maddalena Ingrao 

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