CAMBOGIA. Sminatori di Phnom Penh in Ucraina

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La Cambogia invierà in Europa esperti di sminamento per aiutare a formare le controparti ucraine, ha annunciato il primo ministro del Paese del Sud-Est asiatico, Hun Sen, mentre la comunità internazionale si riuniva a Parigi per discutere del conflitto.

«La Cambogia ha deciso di inviare un certo numero di tecnici per insegnare le tecniche e le competenze di sminamento agli sminatori ucraini in Polonia», come parte di un accordo di cooperazione a tre vie con il Giappone e l’Ucraina, ha detto Hun Sen in un discorso all’apertura dell’incontro, che comprendeva numerosi rappresentanti dei Paesi asiatici.

Ha aggiunto che a gennaio 2023, 15 sminatori ucraini e altro personale saranno invitati in Cambogia per una formazione tecnica. Hun Sen ha detto che la Cambogia “condividerà direttamente” con loro le proprie esperienze.

La Cambogia conosce gli effetti duraturi delle mine terrestri. Si stima che da 4 a 6 milioni di ordigni siano stati lasciati sparsi nel suo territorio dopo tre decenni di conflitto. Questi ordigni continuano a mietere vittime, ma il Paese si sta impegnando per eliminarli, con il sostegno di partner come la Japan International Cooperation Agency.

Il governo giapponese presente all’incontro di Parigi ha spiegato che «il Giappone lavorerà in coordinamento con le organizzazioni internazionali, la Jica e le ong giapponesi per fornire i necessari aiuti umanitari all’Ucraina».

Poiché l’Ucraina è bersaglio di attacchi russi quotidiani, l’incontro si è concentrato sul coordinamento degli aiuti immediati alla popolazione in difficoltà e sulla preparazione della ricostruzione, piuttosto che sugli accordi di fornitura militare.

Anche i diplomatici di India, Indonesia, Corea del Sud e Singapore sono venuti a mostrare il loro sostegno a Kyiv. Complessivamente, erano rappresentati 46 Paesi e 24 organizzazioni internazionali, ma la Cina non è stata invitata, hanno dichiarato fonti diplomatiche francesi.

Hun Sen – che di recente ha ospitato il vertice dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico a Phnom Penh, dove anche la guerra in Ucraina è stata un argomento importante, ha sottolineato che il suo Paese sa per esperienza che «non possiamo fare la guerra per porre fine alla guerra», chiedendo un dialogo politico e un cessate il fuoco. Nonostante gli stretti legami con Mosca, il governo di Hun Sen ha criticato l’invasione, appoggiando le risoluzioni delle Nazioni Unite contro di essa.

«Come Paese che ha sofferto per le tragedie e le devastazioni della guerra, la Cambogia ha un senso molto alto del valore della pace e della stabilità interna e si sforza di aiutare gli altri Paesi del mondo colpiti dalla guerra», ha detto il primo Ministro, ricordando la firma degli Accordi di pace cambogiani a Parigi nel 1991.

La Cambogia «prenderà in considerazione altre possibili forme di assistenza per garantire la sicurezza del popolo ucraino», ha detto Hun Sen.

Durante l’incontro, il Giappone si è impegnato a fornire assistenza umanitaria e di ricostruzione, ponendo l’accento sui soccorsi urgenti per la popolazione ucraina, in particolare quelli di tipo energetico. Il Giappone ha già promesso circa 1,1 miliardi di dollari per sostenere l’Ucraina e i Paesi vicini colpiti dalla guerra. A novembre, Tokyo ha deciso di fornire generatori e altre forniture energetiche e ha approvato un bilancio supplementare di 60 miliardi di yen per fornire ulteriori aiuti.

Lucia Giannini

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