Il ministero della Difesa bielorusso ha annunciato il 30 settembre una nuova fase di ispezione delle unità militari delle sue Forze Armate, con un focus sulle truppe dell’aeronautica e della difesa aerea, secondo la dichiarazione.
Le attività di addestramento al combattimento coinvolgeranno tutte le aree di addestramento delle Forze Armate bielorusse. Durante l’ispezione, saranno chiamati militari di leva dalle riserve del paese, ha affermato il ministero.
Due brigate missilistiche antiaeree e due brigate radio-tecniche, cinque reggimenti missilistici antiaerei e tre basi aeree potrebbero essere coinvolte nell’ispezione, secondo il gruppo di monitoraggio Belarusian Hajun, ripesò dal Kiyv Post.
Minsk è l’alleato più stretto di Mosca e ospita truppe e missili russi, ma finora non è stata direttamente coinvolta nell’invasione russa dell’Ucraina.
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha affermato in un’intervista del 15 agosto che la Bielorussia ha spostato un terzo del suo esercito al confine con l’Ucraina all’inizio dell’estate.
Parlando al canale televisivo Rossiya 24, Lukashenko ha affermato che era in risposta a un ammassamento di truppe ucraine che a sua volta era stato provocato da un’interpretazione errata dei preparativi per le celebrazioni del Giorno dell’Indipendenza della Bielorussia del 3 luglio.
Il ministero degli Esteri ucraino all’epoca rilasciò una dichiarazione il 25 agosto secondo cui la Bielorussia stava “concentrando un numero significativo” di armi e personale al confine con l’Ucraina, incluse unità formate da ex appartenenti al Gruppo Wagner.
Il ministero degli Esteri di Kiev avvertì che “in caso di violazione del confine di stato dell’Ucraina da parte della Bielorussia, il nostro stato adotterà tutte le misure necessarie per esercitare il diritto all’autodifesa garantito dalla Carta delle Nazioni Unite”.
Nulla accadde all’epoca.
La serie di esercitazioni e di addestramenti anche tattico nucleari congiunti russi e bielorussi si sono poi susseguiti nelle settimane successive al 25 agosto. A livello politico, il Presidente bielorusso ha ricordato ai paesi vicini, Ucraina in testa, che le forze bielorusse erano pronte al combattimento per difendere la patria, in caso di invasione da parte di entità terze.
Anna Lotti
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