BALCANI. Campi paramilitari russi in Bosnia?

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Campi paramilitari sostenuti dalla Russia sono stati rilevati nella Republika Srpska della Bosnia ed Erzegovina, ha rivelato il ministro della Difesa Zukan Helez. L’affermazione di Helez, fatta inizialmente parlando al canale televisivo N1, fa seguito a precedenti rapporti statunitensi che suggerivano che la Russia probabilmente stia armando e addestrando gruppi paramilitari nella Republika Srpska filo-russa e potrebbe usarli per innescare un nuovo conflitto militare nello stato balcanico, già politicamente instabile.

Ha detto di avere delle foto che provano l’esistenza di campi militari per l’addestramento dei giovani serbi bosniaci e di alcuni russi nei villaggi intorno a Rogatica, nella Bosnia orientale e nella zona del monte Maglic. Ha anche detto che questi campi esistono sotto la protezione del Ministero degli Interni della Republika Srpska, riporta BneIntelliNews.

«Questo non è affatto un segreto, la gente può vedere questo, i villaggi intorno a Rogatica, la gente fa foto degli allenamenti durante il giorno. Ho delle foto, le mostrerò in TV», ha detto Helez. Il Ministro ha rifiutato di rivelare la fonte di queste informazioni.

La Bosnia è composta da due entità autonome: la Federazione musulmano-croata filo-occidentale e la Republika Srpska filo-russa. La dichiarazione di Helez ha fatto arrabbiare il ministro bosniaco per il commercio estero e le relazioni economiche Stasa Kosarac, del principale partito serbo SNSD guidato dal presidente della Republika Srpska Milorad Dodik. Kosarac ha affermato che il ministro della Difesa non ha prove e diffonde menzogne che mirano a provocare disordini e paura. Con queste dichiarazioni ha anche accusato Helez di aumentare l’instabilità del Paese.

Il ministro della Sicurezza nazionale Nenad Nesic, anch’egli membro del SNSD, ha respinto le affermazioni di Helez, affermando che sta diffondendo la paura tra la gente. «Si tratta di una spudorata diffusione della paura tra l’opinione pubblica e di un indebolimento della stabilità del Paese», ha affermato Nesic.

Ha invitato il primo ministro statale Borjana Kristo ad annunciare i fatti al pubblico e a fermare “queste mostruose costruzioni”: «Non ci sono campi nella Republika Srpska, né vengono condotti addestramenti», ha detto Nesic.

Tre giorni dopo, un gruppo di deputati del Parlamento della Bosnia-Erzegovina, appartenenti alla Federazione delle entità della BiH, ha inviato allo stesso indirizzo una lettera in cui affermavano “che la più grande minaccia alla pace in Bosnia ed Erzegovina non è ha inventato il “radicalismo religioso”, ma le azioni e le azioni dei funzionari dell’SNSD”. – e la maggior parte dei quali, guidati da Milorad Dodik, sono sulla lista nera di Usa e Gran Bretagna”, riporta Sarajevo Times.

La coalizione al potere a livello statale è composta dal Partito socialdemocratico della BiH, dall’Alleanza dei socialdemocratici indipendenti, dall’Unione democratica croata della BiH, dal Nostro partito e da Narod i Pravda, riporta Slobodna Evropa.

Lucia Giannini 

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