
L’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico, ASEAN, sta approfondendo la sua relazione con la Russia, dopo aver pubblicamente ribadito il proprio impegno per “sovranità, indipendenza politica e integrità territoriale” in un comunicato poco dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
La posizione diplomatica dell’ASEAN si ispira quindi ad un realismo strategico, puro. Per l’ASEAN e per la Malesia, presidente di turno di quest’anno, l’impegno non è un’approvazione. Si tratta piuttosto di uno sforzo altamente consapevole per ancorare la Russia a un quadro regionale in evoluzione che privilegia il dialogo rispetto allo scontro e sostiene una lunga tradizione di cautela e autonomia strategica in mezzo a rivalità tra le principali potenze, riporta AT.
L’incontro della scorsa settimana tra il primo Ministro malese Anwar Ibrahim e il Presidente russo Vladimir Putin a Mosca dovrebbe essere seguito dalla partecipazione di Putin al Summit dell’Asia orientale, EAS, a Kuala Lumpur nell’ottobre 2025. L’ASEAN non è mai stata concepita come un’alleanza guidata da sanzioni, né come un giudice delle condotte illecite delle grandi potenze. È un’architettura di convocazione – ASEAN+1, ASEAN+3, il Vertice dell’Asia orientale e il Forum regionale dell’ASEAN – ARF – che enfatizza l’inclusione, il consenso e il dialogo continuo.
È stata progettata proprio per accogliere rivali, emarginati e persino belligeranti, partendo dal presupposto che il dialogo sia sempre meglio del disimpegno totale. Pertanto, coinvolgere la Russia attraverso i canali dell’ASEAN non è una contraddizione, ma l’essenza della diplomazia dell’ASEAN.
Accogliere Mosca al Forum europeo per l’Asia orientale (EAS) di Kuala Lumpur è una scommessa diplomatica sul fatto che la Russia potrebbe ancora cercare vie di cooperazione anziché di scontro. È anche un messaggio al mondo che l’ASEAN non accetta la politica di blocco o l’isolamento forzato come via per la pace.
Malesia e ASEAN immaginano un Indo-Pacifico diversificato, multipolare e strategicamente equilibrato, non ostaggio delle dinamiche a somma zero tra Stati Uniti e Cina. Il coinvolgimento della Russia, insieme a India, Giappone, Corea del Sud e Australia, garantirebbe che nessun singolo egemone domini l’agenda regionale. Questa molteplicità è la polizza assicurativa dell’ASEAN e la sua salvaguardia contro l’essere assorbita da rivalità esterne.
Per questo motivo, la Russia ha un ruolo nell’Asia orientale secondo l’ASEAN essenziale: Mosca aiuta l’organizzazione a mantenere flessibilità politica e spazio geopolitico, consentendole di manovrare senza schierarsi in un mondo sempre più polarizzato.
Anche tra sanzioni e condanne internazionali, la Russia rimane un attore economico rilevante. È un importante esportatore di energia, fertilizzanti e armi. I caccia russi Sukhoi Su-30 rimangono in servizio attivo nell’aeronautica militare malese. Paesi come Vietnam e Indonesia mantengono ancora legami di difesa con Mosca, riconoscendo sia l’economicità che la diversificazione strategica.
Per l’ASEAN, la continua cooperazione tecnica con la Russia non significa cieca dipendenza, ma evitare un’eccessiva dipendenza da un singolo paese o blocco, soprattutto in materia di difesa e sicurezza energetica. Le attività della Russia in Asia centrale, nell’Artico e lungo la Rotta del Mare del Nord possono sembrare remote, ma sono importanti per il programma di connettività a lungo termine dell’ASEAN.
La convergenza dell’Unione Economica Eurasiatica russa con la Belt and Road Initiative cinese segnala l’emergere di un corridoio transcontinentale che potrebbe rimodellare i flussi commerciali Asia-Europa, integrando le ambizioni di integrazione regionale dell’ASEAN stessa.
Il coinvolgimento, pertanto, offre all’ASEAN una sottile influenza, sul coinvolgimento russo nelle dinamiche eurasiatiche e artiche; includendo la Russia nei dialoghi multilaterali, l’ASEAN contribuisce a orientare tale impegno verso un’integrazione pacifica piuttosto che verso blocchi esclusivi.
La potenziale visita di Putin in Malesia nell’ottobre 2025 – potenzialmente la sua prima in assoluto – sarà seguita con attenzione in lungo e in largo, anche a Washington. La visita di Putin sarebbe più di un semplice protocollo; sarebbe un test per verificare se la Russia può condurre una diplomazia alle condizioni dell’ASEAN, ovvero inclusiva, pacifica e orientata al futuro.
Anna Lotti
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