#ISRAELHAMASWAR. Israele: la delegazione UE a Jenin ha deviato dal percorso. Bombardamenti su Khan Yunis. L’Ue pensa a sanzioni contro Gvir e Smotrich

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Un alto funzionario statunitense ha dichiarato alla CNN che Washington sta intensificando gli sforzi di sorveglianza per garantire la prontezza nel caso in cui le autorità israeliane decidano di lanciare un’operazione militare contro l’Iran. Emesso NOTAM A0657/25: Area di pericolo estesa ad Akrotiri (Cipro) per voli militari il 21 maggio 2025. Possibile collegamento con operazioni in Medio Oriente grazie alla posizione strategica. Gli Stati Uniti avrebbero ricevuto nuove informazioni che indicano che Israele si sta preparando a colpire gli impianti nucleari iraniani.

Gli Stati Uniti avrebbero intensificando la raccolta di informazioni per essere pronti a fornire assistenza qualora i leader israeliani decidessero di colpire, ha dichiarato un alto funzionario statunitense alla CNN.

“Ora è il momento di rafforzare il legame esistenziale tra Azerbaigian, Israele e Stati Uniti”, ha dichiarato il rabbino Isayev di Baku, Azerbaigian, in visita alle comunità ebraiche negli Stati Uniti.

L’Europa comincia a prendere distanze istituzionali dalle scelte del governo di Benjamin Netanyahu: il Parlamento spagnolo approva il disegno di legge per vietare il commercio di armi con Israele. “Bisogna imporre sanzioni a Israele, lo Stato genocida che sta commettendo un massacro a Gaza sotto gli occhi di tutto il mondo”, ha dichiarato il Vice Primo Ministro spagnolo. Dal Regno Unito David Lammy, Ministro degli Esteri britannico: “Abbiamo sospeso oggi i negoziati con il governo israeliano in merito a un nuovo accordo di libero scambio”. Inoltre il Regno Unito si è unito all’iniziativa della Francia per il riconoscimento di uno Stato palestinese in occasione di una conferenza ONU a giugno. La Gran Bretagna promette 5 milioni di dollari di aiuti alla Striscia di Gaza e sta valutando l’imposizione di sanzioni a Smotrich e Ben-Gvir. Dalla Francia: “Siamo determinati a riconoscere lo Stato di Palestina”, ha detto Jean-Noël Barrot, Ministro degli Esteri francese.

Sarebbero al momento 17 i paesi dell’UE hanno accettato di rivedere l’accordo di partenariato con Israele, mentre 9 paesi dell’UE hanno rifiutato. “Respingiamo categoricamente la direzione presa nella dichiarazione dell’UE, che riflette una totale incomprensione della complessa realtà che Israele si trova ad affrontare”, fonte ministero degli Affari Esteri israeliano.

Il ministero degli Affari Esteri italiano convoca l’ambasciatore israeliano per l’attacco di Jenin contro la delegazione diplomatica Europea. “Israele deve affrontare le conseguenze delle sue violazioni del diritto internazionale umanitario”, ha detto Ministero degli Affari Esteri norvegese. “Il governo sta proponendo una legge per vietare le importazioni da Israele”, ha fatto sapere il Ministero degli Affari Esteri irlandese. “Stiamo valutando la possibilità di estendere un ponte aereo per portare aiuti a Gaza”, si apprende da una nota del Ministero degli Affari Esteri belga. “Pretendiamo da Israele una spiegazione convincente in seguito all’incidente di Jenin”, – Ministero degli Affari Esteri belga. Il Ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares: “Abbiamo convocato l’ambasciatore israeliano dopo che l’esercito israeliano ha aperto il fuoco durante una visita diplomatica”. Il Ministro degli Esteri finlandese Elina Valtonen: Gli spari dell’esercito israeliano durante la visita di una delegazione diplomatica al campo di Jenin sono pericolosi e meritano di essere condannati. L’UE ha condannato l’attacco di Israele alla delegazione straniera a Jenin, in Cisgiordania.

Per la prima volta da due mesi il Primo Ministro israeliano Netanyahu ha tenuto una conferenza dove ha annunciato il numero uno a capo dello Shin Bet. Decisione che suscita ancora scontento: ”La decisione del governo di porre fine al mandato del capo dello Shin Bet [Ronen Bar] è stata presa in modo improprio e, in violazione della legge, in un momento in cui il Primo Ministro [Netanyahu] si trovava in conflitto di interessi [con Bar]”, fonte Corte Suprema di Giustizia israeliana.

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz ha visitato la sede centrale dello Shin Bet e la base navale di Ashdod, al largo della costa di Gaza. Secondo l’opposizione “Israele rischia di diventare uno Stato paria e la leadership israeliana deve riconoscerlo.” Riporta Kann. L’ex generale delle IDF e figura dell’opposizione israeliana Yair Golan ha affermato che Israele rischia di diventare uno “stato paria” e lo ha accusato di “uccidere bambini per hobby”. In seguito ha chiarito di stare criticando i leader di estrema destra, non i militari.

Secondo Israel Hayom, testata filo-Likud: ”La manovra militare su larga scala che l’esercito sta pianificando a Gaza durerà circa due mesi”.”L’esercito israeliano in questo tempo prevede di prendere il controllo di gran parte della Striscia di Gaza”. E ancora si legge: ”Israele prevede di accelerare l’evacuazione dei residenti di Gaza”.

La delegazione israeliana ha iniziato a rientrare da Doha, in Qatar, il che significa che i colloqui per la liberazione degli ostaggi sono falliti. L’ufficio del Primo Ministro Netanyahu afferma che Hamas ha rifiutato l’offerta di rilascio degli ostaggi di Witkoff, da qui il ritorno della delegazione israeliana dal Qatar.

Ieri, 21 maggio, Mahmoud Abbas, Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, era in visita a Beirut, in Libano, per incontrare il suo omologo Joseph Aoun.

Ed ora uno sguardo agli scenari militari. Una portacontainer degli Emirati Arabi Uniti battente bandiera panamense è stata dirottata nel Golfo dell’Oman, vicino al porto iraniano di Bandar-e-Jask. La nave era probabilmente la Oceanus Leader. Un drone da ricognizione MQ4 statunitense opera al largo del Golfo dell’Oman. L’operazione del drone segue il dirottamento di una portaerei degli Emirati Arabi Uniti avvenuto la scorsa notte. Il drone ha disattivato i suoi transponder, utilizzando il codice non valido XXXXXXXX. Si pensa sia opera dell’Iran. 

Dallo Yemen gli Houthi hanno ribadito che il porto di Haifa, l’aeroporto e Umm al-Rashrash (Eilat) non sono sicuri.

Un attacco israeliano ha preso di mira un veicolo a Yater, nel Libano meridionale e ha ucciso un uomo di Hezbollah. Assassinio mirato israeliano nella cittadina di Ain Baal, nel sud del Libano, è costato la vita a una persona Le IDF affermano che fosse una fonte significativa di conoscenze nella produzione di armi. Le IDF stanno completando la loro lista di uccisioni in tempo di pace e stanno assicurando che Hezbollah non possa mai riprendersi e continuare a soffrire.

Un incendio è scoppiato intorno al campo di addestramento dell’esercito di Israele nella città di Al-Aissawiya a Gerusalemme.

I media israeliani riportano un grave incidente di sicurezza a Gaza. È stata imposta la censura militare. Nella giornata del 21 maggio si. Sono intensificati gli attacchi a Khan Yunis. L’East Khan Yunis è stato oggetto di violenti attacchi. Presa di mira anche un’abitazione in via Al-Karama, a nord-ovest della città di Gaza.

Morti registrati nel bombardamento di un veicolo da parte di Israele di fronte al Canada Hall, vicino all’European Junction, a est di Khan Yunis (Gaza). Bombardamenti di artiglieria hanno preso di mira le zone orientali della città di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. L’artiglieria israeliana ha bombardato il quartiere di Shuja’iyya a est di Gaza. Bombardamento da parte degli aerei ISA dell’abitazione della famiglia “Al-Dar” di fronte al Burj al-Sultan a Jabalia, a nord della Striscia di Gaza. Bombardata un’abitazione della famiglia Radwan vicino alla moschea di Al-Salam nella città di Bani Suhaila, a est di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Attacchi aerei su abitazioni nei pressi delle scuole di Al-Awda nella città di Abasan al-Kabira e nella città di Abasan al-Jadida, a est di Khan Yunis: la casa di Jibril Abu Mustafa, la casa di Hamza Abu Tayimeh, la casa di Abu Hatifa Abu Allian, la casa di Yasser Barawi Qudaih, la casa della famiglia Abu Far.

Un elicottero ha lanciato volantini nelle zone orientali di Khan Yunis, in particolare nelle zone di Abu al-Futuh e al-Daqat ad al-Shahaida, tra Abasan al-Kabira e al-Jadidah, a est di Khan Yunis.

Le IDF hanno lanciato un’ondata di attacchi in tutta la Striscia di Gaza, da nord a sud, oltre ad aver segnalato razzi lanciati a Khan Yunis. Secondo i residenti di Gaza, apparentemente dopo aver avvertito i residenti che avrebbero agito con la forza nella zona di Khan Yunis, le IDF hanno iniziato le operazioni per bonificare e distruggere le infrastrutture nella zona (il modello Rafah). Gli abitanti di Gaza segnalano continui attacchi massicci provenienti dall’aria e da terra.

Una delegazione di oltre 30 funzionari del Regno Unito e dell’UE è finita sotto il fuoco delle forze israeliane a Jenin, in Cisgiordania. Le IDF hanno avviato un’indagine sull’attacco di Jenin, in Cisgiordania.

“Alti ufficiali delle IDF inizieranno presto a tenere colloqui con i rappresentanti dei paesi che hanno partecipato alla delegazione diplomatica a Jenin, con l’obiettivo di spiegare l’incidente e chiedere scusa”, ha dichiarato Doron Kadosh, giornalista militare di Galei Tzahal, israeliano. “Le Forze di Difesa Israeliane affermano che la delegazione diplomatica europea ha deviato dal percorso concordato ed è entrata in un’area vietata. I combattenti presenti hanno aperto il fuoco in aria nel tentativo di allontanarli, ignari del fatto che fossero membri della delegazione diplomatica”, Amit Segal, giornalista israeliano di Channel 12. La delegazione straniera a Jenin, in Cisgiordania, comprendeva funzionari di Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Spagna, Norvegia, Italia e Canada. Fra la delegazione erano presenti anche rappresentanti di alcune nazioni arabe.

In un Comunicato congiunto di IDF, ISA e Polizia israeliana: “Nella notte (martedì), le forze di IDF, ISA e Polizia israeliana hanno condotto attività antiterrorismo in tutta la Giudea e la Samaria e hanno arrestato 25 persone ricercate”.

“Nell’ambito delle attività, i soldati dell’IDF, sulla base dell’intelligence dell’ISA, hanno operato nell’area a est di Jenin e hanno arrestato la mente dietro l’attacco terroristico di Al Funduq del 6 gennaio 2025. Inoltre, cinque sospetti legati all’ISIS sono stati arrestati a Qabatiya”.

“Inoltre, negli ultimi due giorni, i soldati dell’IDF, insieme alle forze di Polizia israeliane, hanno operato ad al-Khader, vicino a Betlemme. Nell’ambito delle attività, i soldati hanno arrestato sospetti coinvolti in attacchi terroristici nell’area della Strada 60 e hanno confiscato 250.000 shekel in fondi destinati al terrorismo, insieme ad armi e munizioni. Durante un’attività mirata nella zona di Hebron, sono stati rinvenuti un fucile M-16, un fucile M-4, munizioni e cartucce. Le persone arrestate e le armi confiscate sono state consegnate alla Polizia israeliana per ulteriori accertamenti”.

Il Direttore degli Affari UNRWA in Cisgiordania: “L’attacco terroristico contro la delegazione diplomatica da parte di Israele è un duro esempio dell’uso eccessivo della forza. L’accesso al campo di Jenin è diventato quasi impossibile da quando Israele ha iniziato le sue operazioni il 21 gennaio”.

I soldati Israeliani fanno saltare in aria una casa nel quartiere Balawneh, nel campo di Tulkarm. Le forze di occupazione hanno preso d’assalto la città di Jaba, a sud di Jenin.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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