La Rubrica # cyberlawdiritto/10

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ITALIA – Catania 29/09/2013. Il ruolo dell’Icann nel processo di evoluzione della Rete

L’origine di Internet viene fatta convenzionalmente risalire agli anni ’60 del secolo scorso negli Stati Uniti d’America, in occasione della predisposizione di un progetto militare finalizzato a favorire la comunicazione tra elaboratori elettronici a distanza gli uni dagli altri senza subire interferenze esterne, allo scopo di progettare un meccanismo comunicativo efficace e innovativo in grado di resistere anche ad un attacco nucleare. 

In particolare, nel 1969 fu lanciato in via sperimentale il Progetto Arpanet, caratterizzato dalla creazione di una rete di terminali interconnessi tra l’agenzia federale Arpa ed alcune università americane coinvolte nell’elaborazione di soluzioni tecnologiche idonee a promuovere e facilitare lo scambio di dati, informazioni e messaggi tra diversi centri di ricerca.
La rete Arpanet era gestita da un èlite di giovani ricercatori e professori, appartenenti a diversi atenei americani, accomunati dall’obiettivo di elaborare idee, strumenti, invenzioni, innovazioni e risorse per migliorare la funzionalità della rete e risolvere definitivamente il problema della vulnerabilità delle reti tradizionali. Per tale ragione, fu costituito un apposito gruppo di lavoro, il Network Working Group, all’interno del quale furono predisposti svariati documenti riguardanti l’elaborazione di diverse soluzioni tecniche adottate per risolvere i problemi del sistema della comunicazione elettronica, documenti che presero il nome di request for comments (Rfc).
Grazie anche all’incessante erogazione di consistenti investimenti nel settore tecnologico per potenziare le infrastrutture tecniche della Rete, si registrava una progressiva espansione di Internet al punto tale che nel 1986 la National Science Foundation (Nsf), agenzia federale di ricerca americana, decise di promuovere ulteriormente la connettività via Internet, realizzando in via sperimentale la modificazione dell’originaria architettura Arpanet in maniera tale da consentire una migliore gestione dei flussi di traffico dei dati.
Nel corso degli anni ’90 del secolo scorso è possibile individuare l’incipit dello straordinario sviluppo del fenomeno della Rete, inizialmente utilizzata soltanto dal personale dell’amministrazione federale delle difesa americana e anche in ambito accademico per finalità sperimentali, fu estesa per la prima volta in quegli anni anche alle utilizzazioni commerciali per la fornitura di servizi di comunicazione nei confronti della collettività degli utenti.
Nel giugno del 1998, l’amministrazione statunitense pubblicò un documento (cd.”White Paper“) nella forma di statament of policy in cui manifestava l’intenzione di dare formale riconoscimento e supporto a livello internazionale ad una costituenda corporation senza fini di lucro, con la quale il governo stesso avrebbe anche sottoscritto accordi per la gestione dei nomi e degli indirizzi Internet.
Finalmente, dopo controversi dibattiti, il 17 settembre del 1998 fu istituita la nuova organizzazione: l’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (Icann).
Il 26 febbraio 1999, il Dipartimento del commercio ufficializzò il riconoscimento dell’Icann, quale corporation senza fini di lucro per la gestione delle funzioni della radice di Internet, come previsto nel White Paper.
Le competenze dell’Icann sono regolate dall’art. I del suo statuto che definisce la missione della corporation, consistente nel coordinare il sistema globale degli identificatori univoci di Internet, garantendone il funzionamento stabile e sicuro, nonché l’evoluzione del sistema di server dei nomi DNS principale ed altresì coordinare lo sviluppo di politiche ragionevoli compatibili con le funzioni tecniche che le sono attribuite nel rispetto dei valori fondamentali (cd. “core values”), considerati principi-guida per il perseguimento degli interessi generali che caratterizzano la sua missione.

I “core values” richiamati sono quelli «della stabilità operativa, affidabilità, sicurezza e interoperabilità globale della Rete, rispettando la creatività, l’innovazione e il flusso delle informazioni; del decentramento, ove possibile e opportuno, delle funzioni di coordinamento e di indirizzo presso organi rappresentativi degli interessi coinvolti; della promozione della partecipazione attiva e informata delle diverse realtà geografiche e culturali interessate; della promozione di un ambiente competitivo, perseguendo, ove possibile e vantaggioso nell’interesse pubblico, i principi della trasparenza, obiettività, neutralità, integrità, correttezza e tempestività dei processi decisionali, della responsabilità (accountability) nei confronti della “Internet community”, mediante il riconoscimento del ruolo dei governi nazionali e delle autorità pubbliche, pur mantenendo il radicamento nel settore privato delle funzioni di gestione della Rete» (Si veda l’articolo I, sezione 2 dello statuto dell’Icann).
L’Icann svolge la fondamentale funzione di ripartizione dei blocchi di indirizzi IP tra i Regional Internet Registries (Rir), i quali provvedono a distribuire gli indirizzi ai Local Internet Registries (Lir) che li allocano agli Isp associati, i quali ultimi assegnano l’identificatore IP a ciascun cliente fruitore del servizio di connessione alla rete Internet.
La “corporation” Icann elabora anche indirizzi (policies) che gli operatori sono tenuti a seguire nel compimento di atti di gestione concreta delle risorse di Internet loro assegnate. In questo campo, la Generic Name Supporting Organization, organizzazione di supporto dell’Icann, ha elaborato nel mese di agosto del 2007 un documento ufficiale contenente i principi, gli indirizzi e le linee guida (“principles, policy recommendations and implementation guidelines”) per la creazione di nuovi nomi di dominio di primo livello allo scopo di stabilire i criteri da rispettare nell’adozione delle decisioni che incidono sul funzionamento tecnico della Rete.
In base alle funzioni previste, l’Icann si impegna a coordinare il sistema DNS garantendo il perseguimento degli obiettivi primari «della promozione della concorrenza nei segmenti di mercato relativi alle attività legate al sistema dei nomi di dominio e delle possibilità di scelta degli utenti, della crescita di fiducia di questi ultimi, del mantenimento della sicurezza, della stabilità e della capacità del sistema di resistere agli attacchi esterni ed adattarsi continuamente e del miglioramento dei processi decisionali in chiave di trasparenza ed accountability», come si evince dall’Affirmation of Commitments del 30 settembre del 2009.
La struttura dell’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (Icann) è molto complessa e tende a rappresentare tutti i soggetti interessati al governo di Internet.
Al vertice della struttura vi è il Board of Directors, composto da quindici direttori con diritto di voto cui si aggiungono sei componenti senza diritto di voto che fungono da collegamento tra il Board e, rispettivamente, il Governmental Advisory Committee, il Root Server System Advisory Committee, il Security and Stability Advisory Committee, il Technical Liaison Group, l’At-Large Advisory Committee e l’Internet Engineering Task Forse (art. VI, sezione 4 ,6, 9, dello statuto dell’Icann).
Nello svolgimento delle sue funzioni, il Board è assistito dalle tre organizzazioni di supporto dell’Icann: l’Adress Supporting Organization (Aso), la Country code Names Supporting Organization (Ccnso) e la Generic Names Supporting Organization (Gnso).
È prevista, altresì, la presenza degli advisory committee che svolgono attività di consulenza e la figura dell’ombudsman, nominato ogni due anni dal board e revocabile con la maggioranza dei ¾ dei suoi componenti (art. V dello statuto dell’Icann).
Tra i comitati consultivi permanenti è possible ricordare il Governmental Advisory Committee, il Root Server System Advisory Committee, il Security and Stability Advisory Committee, l’At-Large Advisory Committee.
Il Security and Stability Advisory Committee predispone pareri al Board sulle questioni che riguardano la sicurezza e l’integrità dei sistemi di allocazione dei nomi e degli indirizzi Internet, come prescrive l’art. XI, sezione 2 dello statuto dell’Icann.
Il Root Server System Advisory Committee fornisce la propria attività di consulenza sulle questioni relative al funzionamento dei server dei nomi radice del Dns al fine di garantire la sicurezza e l’efficienza del sistema dei nomi di dominio, come ricorda l’art. XI sezione 3 dello statuto dell’Icann.
La nomina dei quindici direttori con diritto di voto del Board of Directors avviene mediante specifici meccanismi di selezione volti ad accertare l’esistenza dei requisiti di integrità, obiettività e capacità, che devono essere posseduti dai candidati «with reputations for sound judgment and open minds, and a demostrated capacity for thoughful group decision-making» (art. VI, sezione 3, dello statuto dell’Icann).
Le concrete modalità del funzionamento organizzativo della struttura sono finalizzate a garantire la massima rappresentanza dei soggetti portatori di interessi rilevanti secondo la tipica visione della partecipazione interattiva che caratterizza lo spazio virtuale della Rete Internet, in maniera tale da favorire la concreta predisposizione di adeguate forme di partecipazione funzionali ad assicurare la regolare attuazione di efficienti processi decisionali per realizzare il maggiore coinvolgimento possibile, previa preliminare valutazione di tutti gli interessi che assumono rilevanza nella fattispecie concretamente considerata al fine della sua efficace regolamentazione.
Particolarmente rilevante è il ruolo del Governmental Advisory Committee. Il Gac fu costituito il 2 marzo 1999 con la specifica funzione di realizzare un essenziale raccordo tra l’Icann e i governi nazionali, preoccupati del crescente potere di controllo dell’amministrazione statunitense sulla Rete.
Al Gac possono aderire i governi nazionali e le organizzazioni internazionali che siano stati invitati dalla presidenza del comitato stesso (attualmente i membri sono circa quaranta). Il Gac svolge attività di consulenza nei confronti del board con specifico riferimento a tutte le attività che possano interessare i governi nazionali aventi ad oggetto materie regolate da leggi nazionali e da accordi internazionali ritenute di interesse pubblico, come precisa l’art. XI, sezione 2, dello statuto dell’Icann.
Le raccomandazioni indirizzate dal Gac non sono vincolanti e non obbligano il Board of Directors ad uniformarsi. Tuttavia, ai sensi delle norme statutarie vigenti, è previsto che il board nello svolgimento della propria generale attività tenga in dovuta considerazione il parere espresso dal Gac con l’obbligo di motivazione in caso di decisione difforme dal parere ricevuto, previa concreta composizione di eventuali divergenti interessi che entrano in gioco nella specifica questione esaminata.
Nella concreta prassi, il Gac esercita una rilevante influenza sulle scelte gestionali dell’Icann in materia di designazione degli operatori chiamati a gestire i registri del county code Top-level Domain, nonché per la creazione di nuovi nomi di dominio generici di primo livello.
Le persone e gli enti che si ritengano lesi da un’iniziativa o dall’inerzia del board possono chiedere la “reconsideration” delle ragioni degli atti o dell’inattività dell’organo, secondo quanto previsto dall’art. IV, sezione 2 dello statuto dell’Icann, «nella misura in cui la persona abbia subito l’effetto negativo di una o più azioni o inazioni dello staff che contraddicono la politica o le politiche ICANN stabilite; o la cui effettuazione è stata rifiutata senza l’esame di informazioni materiali richieste». L’istanza di “reconsideration” è decisa dal Board Governance Committee (composto da tre direttori) che verifica l’ammissibilità della richiesta, istruisce il procedimento richiedendo eventuali memorie scritte e decide l’istanza. In accoglimento della richiesta, la relativa decisione non vincola il Board of Directors.
L’art. IV, sezione 2 dello statuto dell’Icann prevede inoltre che l’istanza di revisione delle decisioni del board possa essere proposta ad un organo dotato di maggiore indipendenza dall’organo di vertice dell’Icann (cd. “Indipendent Review of Board Actions”). In particolare, a seguito dell’istanza proposta dal soggetto che si ritenga leso da una decisione o da un azione del board contraria allo statuto dell’Icann, l’Indipendent Review Panel istruisce il ricorso e si pronuncia sulla richiesta, eventualmente raccomandando al Board la sospensione della decisione o dell’azione posta in essere. Il Board prende in considerazione la decisione del panel nel successivo meeting.
Per le stesse ragioni che legittimano alla presentazione di una richiesta di reconsideration ovvero di indipendent review, gli interessati possono rivolgersi all’Ombudsman, organo interno dell’Icann con il compito di favorire «la risoluzione delle controversie attraverso la mediazione ed il negoziato, garantendo correttezza, imparzialità e tempestività dell’azione della corporation», come stabilisce espressamente l’art. V dello statuto dell’Icann.