Alla corte di Abdullah Gül

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TURCHIA – Ankara. Prosegue l’attivismo in politica estera della Turchia.

Il presidente Abdullah Gül ha approvato una legge che prevede un accordo quadro con il Sudan sulla formazione militare e la cooperazione tecnica e scientifica per i militari. Ed accanto agli accordi bilaterali, Ankara è obiettivo dell’interesse di Parigi a ricucire i legami economici, soprattuto nel settore della Difesa, dopo una freddezze e una vera rottura durata un decennio. 

Il ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian dovrebbe visitare la Turchia per colloqui con il suo omologo turco, Ismet Yılmaz, dal 28 marzo,. L’incontro sarà incentrato sulla cooperazione nel settore della difesa tra i due paesi, nonché ai due anni di crisi siriana.

I due ministri della difesa dovranno discutere le questioni chiave in materia di cooperazione militare tra i due alleati NATO. Le Drian  arriverà ad Ankara dietro invito di Yılmaz.

Le società francesi hanno perso terreno nelle gare d’appalto della difesa a causa dei conflitti politici tra Ankara e Parigi nel corso degli ultimi 10 anni cui si è aggiunto il riconoscimento del genocidio armeno nel 1915 da parte del Parlamento francese. Siria, Mali e Afghanistan saranno anche tra i temi in discussione tra i due paesi. Nel conflitto in Siria, la Francia è uno dei paesi che hanno iniziato a fornire armi all’opposizione siriana, chiedendo la revoca del divieto di fornire armamenti alle parti in lotta imposto dall’Unione europea.

Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha annunciato, infatti, detto che la Francia e la Gran Bretagna chiederanno un incontro comunitario volto a togliere l’embargo, possibilmente entro la fine del mese di marzo. L’embargo attuale, ricordiamolo, scadrà a maggio.

Nelle osservazioni presenti nei media francesi, Fabius ha sostenuto che la fine dell’embargo sarebbe utile nel prevenire il consolidamento di gruppi affiliati ad al-Qaeda tra le fila dell’opposizione armata siriana.