ALBANIA. Il premier Rama fronteggia la Corte Arbitrale

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La vicenda del Porto di Durazzo è molto controversa e criticata con veemenza dall’opposizione del governo del socialista Edi Rama, con l’accusa che il nuovo progetto rappresenta il più grande scandalo di corruzione del Paese. I problemi non finiscono qui per Rama che si trova ora davanti un ricorso alla Corte Arbitrale da parte di una società tedesca per una concessione proprio nel porto di Durazzo a causa della volontà politica di spostare il terminal merci nel futuro Porto Romano, a nord di Durazzo, in progetto di essere realizzato in maniera congiunta con il Kosovo. Allo stesso tempo, Rama sta affrontando anche un altro caso al Tribunale Arbitrale che costerà caro all’economia albanese.

In questi mesi in Albania, la questione del mega-progetto del nuovo porto di Durazzo, città costiera situata nel centro-nord del Paese, voluto fortemente dal governo e dal premier Rama, è stata spesso al centro dell’attenzione mediatica, per diversi motivi, molti dei quali legati ad accuse di corruzione, di appalti assegnati senza gara, investitori stranieri. Questo aveva rallentato anche l’iter per l’approvazione del progetto, che dopo molti ritardi, era passato in più di una Commissione al parlamento e quindi definitivamente autorizzato. La vicenda con il porto di Durazzo si approfondisce in questi giorni e si arricchisce di un ulteriore e nuovo capitolo, quello di una società tedesca che ha citato in giudizio il governo in Corte Arbitrale proprio per una controversia relativa alla concessione del Porto di Durazzo. L’accusa arriva dalla società tedesca EMS Shipping & Trading che ha registrato il caso, mentre questo è confermato dall’Investment Arbitration Reporter, che si occupa di Copertura degli arbitrati internazionali tra investitori stranieri e governi sovrani. Infatti, viene riportato sui profili social proprio da IAReporter ed esiste sul sito web il caso EMS SHIPPING & TRADING V. ALBANIA.

L’azienda EMS Shipping & Trading opera nel terminal coperto del Porto di Durazzo, per il carico e scarico delle navi. La compagnia ha un contratto di 35 anni per la banchina orientale del porto di Durazzo e un impegno, obbligo di investimento stesso di oltre 15 milioni di euro. Nel 2013 la società si è aggiudicata il diritto ad un contratto di concessione per operare nel terminal coperto del Porto di Durazzo. La società ha ancora circa 25 anni di contratto, mentre i suoi profitti nel 2021 sono calcolati in circa 1,3 milioni di euro. La denuncia riguarda il trasferimento che verrà effettuato al terminal merci di Porto Romano, dopo la firma dell’accordo con Alabbar (Emirati Arabi Uniti, 2,1 miliardi d’investimento) per la gestione e trasformazione del porto. Secondo loro, in assenza del nuovo porto, la continuazione dell’attività di concessione di EMS non è certa. A proposito del Porto Romano, è di questi giorni la notizia che i governi albanese-kosovaro terranno un incontro congiunto a Gjakova a giugno, nel tentativo di far progredire la cooperazione tra i due Stati della stessa nazionalità. Dal 2014, quando è iniziata questa collaborazione, dozzine di accordi sono stati firmati. All’orizzonte rimane la sfida più grande ancora non realizzata, il nuovo porto marittimo congiunto che dovrebbe essere costruito a Porto Romano, un porto per l’intero spazio albanese nei Balcani e il trasporto ferroviario tra Tirana e Pristina.

A fine novembre la società tedesca EMS Shipping and Trading, aveva indirizzato una lettera al parlamento albanese. Si era rivolta ai parlamentari in quanto sosteneva: «Abbiamo esaminato il disegno di legge e l’accordo quadro insieme agli allegati pubblicati sul sito del Parlamento. Sono in conflitto con l’accordo di concessione EMS.» L’ex premier Berisha, capo del partito democratico all’opposizione aveva infatti pubblicato la lettera sostenendo che l’azienda aveva scoperto che il governo o il binomio Rama-Balluku (vicepremier e ministro dell’infrastrutture e dell’energia) stavano ingannando. Secondo la relazione esplicativa del disegno di legge, l’attività del porto di Durazzo non sarà né interrotta né ostacolata durante lo sviluppo del progetto. La società afferma che il linguaggio del rapporto, sebbene vago, non è a conoscenza di un lasso di tempo entro il quale il governo albanese sarà in grado di costruire un nuovo porto. Secondo il contratto, EMS afferma di riservarsi il diritto di adottare misure legali, minacciando un arbitrato in sostanza, per la risoluzione anticipata di questo contratto, che potrebbe costare agli albanesi 200-300 milioni di euro senza alcuna esitazione. Berisha dichiarava che «gli albanesi pagheranno il tributo, oltre ai 2 miliardi per il nuovo porto, pagheranno anche le terribili multe». A ruota erano seguite le dichiarazioni di Vasili, vicepresidente del Partito della Libertà, sulla falsariga di Berisha, preoccupato per il potenziale costo per lo Stato e i cittadini albanesi. Gli edifici del porto di Durazzo non sono terminati e i membri dell’opposizione affondano il colpo e criticano il progetto del porto di Durazzo senza mezzi termini sostenendo sia «un disgustoso affare di mafia testa a testa! Con Edi Rama al comando!»

Vi è poi un’altra controversia internazionale in questi giorni, che coinvolge sempre il premier Rama, il quale è insoddisfatto dei tribunali stranieri, esprimendo il suo disappunto e le sue critiche nei confronti di un tribunale internazionale, in riferimento alla decisione della corte arbitrale persa dall’Albania che dovrà risarcire di oltre 100 milioni l’imprenditore italiano Francesco Becchetti, ex proprietario di Agon Channel, canale tv albanese. I media albanesi ed esteri, come Balkan Investigative Reporting Network, sostengono che Rama non solo ha espresso insoddisfazione per i tribunali albanesi, ma anche per un tribunale internazionale, che, sebbene non privo di critiche, non può essere considerato “corrotto” o “ingiusto”.

Invece, a proposito della nuova controversia, l’operatore portuale tedesco sporge denuncia ICSID, l’International Centre for Settlement of Investment Disputes (Centro internazionale per la risoluzione delle controversie sugli investimenti) contro l’Albania, ma il primo Ministro Rama ha avvertito che l’Albania non effettuerà alcun pagamento e che uscirà dalla giurisdizione della Corte.

Paolo Romano

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