INDOPACIFICO. Cina e USA non hanno voluto incontrarsi allo Shanghai La Dialogue

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Il ministro della Difesa cinese, generale Li Shangfu, ha partecipato alla recente edizione dello Shangri-La Dialogue, evento dei Singapore dedicato alla sicurezza dell’area indopacifica.

Li, 65 anni, era già noto agli esperti per essere stato sanzionato dagli States nel 2018, per il suo presunto ruolo nel trasferimento di jet da combattimento russi Su-35 e di sistemi missilistici di difesa aerea S-400 alla Cina.

L’ex capo del dipartimento di equipaggiamento dell’Esercito Popolare di Liberazione, ha dimostrato di essere “un diplomatico militare duro”, con il suo discorso e con la sua retorica quando si confronta con le sue controparti straniere, riporta Scmp. Li si è astenuto dall’organizzare un incontro con il Segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin, che avrebbe potuto avere “gravi conseguenze”.

Per comprendere il tono degli interventi del ministro della Difesa cinese, basta quanto detto nel bilaterale con la Germania: il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha detto a Li che Berlino non voleva che Pechino assumesse i suoi piloti in pensione per addestrare le loro controparti del Pla. Li ha risposto che “non abbiamo più bisogno di loro”.

La sicurezza di Li sulla scena internazionale deriva dal suo background principesco e accademico: ”Li ha conseguito un dottorato in teoria del controllo e ingegneria del controllo presso l’Università di Chongqing, ma il suo background accademico non significa che sia un leader debole”; a differenza dei suoi predecessori, Li proviene da una famiglia militare.

Suo padre di Li, Li Shaozhu, era un veterano dell’Armata Rossa che ha combattuto nella guerra anti-giapponese alla fine degli anni Trenta e Quaranta; noto anche per il suo ruolo nella ricostruzione delle ferrovie durante la guerra civile e la successiva guerra di Corea. Alla fine divenne il capo della Forza ferroviaria strategica del Pla nelle regioni di confine del Tibet e dello Yunnan dagli anni Cinquanta agli anni Settanta.

Il primo viaggio internazionale di Li da quando è diventato ministro della Difesa a marzo – una visita di quattro giorni in Russia ad aprile – ha portato anche un importante segnale a Washington.

Li ha seguito le orme del padre, arruolandosi nell’esercito nel 1978 come studente ventenne dell’Università nazionale della difesa e della tecnologia. Quattro anni dopo, si è unito al programma spaziale cinese con equipaggio, dando il via a un’avventura di 31 anni nell’esplorazione spaziale presso il Centro di lancio satellitare di Xichang. Nel 2013, Li si è trasferito all’allora dipartimento generale degli armamenti – all’epoca uno dei quattro quartieri generali del Pla – come consulente di alto livello. Nell’ambito dell’inedita revisione militare del 2016 del presidente Xi Jinping, Li è stato nominato vice comandante della Forza di supporto strategico di nuova istituzione.

I successi di Li al forum di Singapore hanno incluso incontri con alti funzionari della difesa della nazione ospitante e di Seul, Tokyo, Manila, Berlino, Wellington e Ulaanbaatar.

Non c’è stato alcun incontro bilaterale con il Canada, che ha inviato una fregata per accompagnare un cacciatorpediniere statunitense in transito nello Stretto di Taiwan sabato scorso. Anche l’atteso incontro con il capo della difesa statunitense non si è tenuto, e Pechino ha accusato Washington per l’omissione.

Prima di un tale incontro, Pechino vuole che gli Stati Uniti eliminino le sanzioni. Poi verrà tuto il resto, ma Washington per ora non intende farlo.

Tommaso Dal Passo

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