L’assenza prolungata e inspiegabile di un altro ministro cinese è diventata una questione al centro del gossip e delle ricostruzioni di tutto il mondo, dopo una serie di speculazioni secondo cui sarebbe stato arrestato.
I sospetti sulla scomparsa del ministro della Difesa Li Shangfu, oramai durata settimane, si sono aggravati dopo che i media hanno riferito che era stato oggetto di un’indagine e la diplomazia statunitense ha chiesto se fosse stato messo o meno agli arresti domiciliari, riporta AF.
Li, 65 anni, nelle ultime settimane non ha partecipato agli incontri con i leader della difesa vietnamiti e singaporeani. È stato visto l’ultima volta a Pechino il 29 agosto mentre pronunciava un discorso programmatico nel forum sulla sicurezza con le nazioni africane.
Il governo degli Stati Uniti ritiene che Li sia stato posto sotto indagine, riporta Financial Times. Il Wall Street Journal ha riferito che era stato portato via la settimana scorsa per essere interrogato e rimosso dal suo incarico. Ma nessuno dei due giornali ha fornito alcuna motivazione sul motivo per cui ciò potrebbe essere accaduto. Il governo cinese ha detto che è assente per motivi di salute.
Li si è infatti ritirato bruscamente da un incontro con i leader della difesa vietnamita previsto per il 7-8 settembre.
Ci si chiede ora se la Cina porterà avanti i piani per tenere il Forum Xiangshan di Pechino, vertice annuale sulla sicurezza internazionale normalmente ospitato dal ministro della Difesa cinese, a fine ottobre.
Durante un consueto briefing al ministero degli Esteri cinese, Alla domanda se Li fosse sotto indagine, il portavoce del Ministero, Mao Ning ha detto che “non era a conoscenza di informazioni rilevanti”.
L’assenza di Li fa seguito all’inspiegabile sostituzione da parte della Cina del suo ministro degli Esteri, Qin Gang, a luglio, dopo un lungo periodo lontano dalla vista del pubblico e un riassetto della leadership della forza missilistica d’élite dell’Esercito popolare di liberazione negli ultimi mesi.
Prima che Li fosse nominato al suo incarico a marzo, aveva guidato l’unità di approvvigionamento militare.
In una nota dello scorso luglio, questa unità ha affermato che stava cercando di “ripulire” il proprio processo di gara e ha invitato il pubblico a segnalare irregolarità risalenti al 2017. Non è stato fornito alcun aggiornamento sui possibili risultati.
L’assenza di Li è particolarmente monitorata dagli Stati Uniti, che non hanno abbandonato le sanzioni impostegli nel 2018 per aver acquistato armi dal più grande esportatore di armi russo, Rosoboronexport.
Come Li, Qin è uno dei cinque consiglieri di stato cinesi, una posizione di gabinetto che si colloca più in alto di un ministro, ed era ritenuto un fedelissimo di Xi Jinping.
Queste mosse hanno sollevato interrogativi sulla mancanza di trasparenza della leadership cinese in un momento in cui la sua economia sta rallentando e le sue relazioni con gli Stati Uniti si sono inasprite su una serie di questioni.
Antonio Albanese