AIIB: Pechino rifiuta Taiwan

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CINA – Pechino 13/04/2015. La Cina ha detto “no” a Taiwan dentro la Asia Infrastructure Investment Bank, a guida cinese.

La Cina ha quindi deciso di respingere la domanda di Taiwan di diventare uno dei fondatori della Aiib, ma ha detto che Taiwan potrebbe unirsi alla banca come membro ordinario nel futuro.
Secondol’Ufficio affari di Taiwan di Pechino, la Cina è pronta a «raccogliere più pareri» e, infine, a trovare un «nome» quandoTaiwan potrà unirsi alla banca.
La Cina considera Taiwan, isola con 23 milioni di abitanti, eredi dei profughi del Kuomintang, come una provincia separata; considera, infatti, Taiwan parte del suo territorio e ha più volte detto di volerla riannettere prendere di nuovo. Quanto a Taiwan, Formosa partecipa agli eventi sportivi internazionali come “Taipei cinese” ed è entrata nell’Organizzazione mondiale del commercio come “Territorio doganale separato di Taiwan, Penghu, Kinmen e Matsu”. “Taipei cinese” è il nome che Taiwan intenderebbe utilizzare per l’adesione ad Aiib.
Commentando il rifiuto di Pechino, il portavoce del governo di Taiwan Sun Lih-Chyun, riporta Sputnik, ha detto che il premier del Paese «ha già chiesto alle agenzie governative interessate di adottare le misure necessarie» aggiungendo che la decisione finale è attesa entro questa settimana.
Una serie di paesi, tra cui gli Stati Uniti, non riconoscono Taiwan proprio a causa delle pressioni della Cina.
Nonostante la freddezza l’assenza di rapporti tra Cina e Formosa siano stati freddi dal 1949, negli ultimi dieci anni si è registrato un disgelo nei rapporti bilaterali e sono stati firmati almeno 21 accordi commerciali.
Creata ad ottobre 2014, la Aiib è considerata da na serie di osservatori internazionali come rivale del Fondo monetario internazionale, della Banca mondiale e della Banca asiatica di sviluppo.
Quasi tutti i paesi asiatici e la maggior parte dei principali paesi al di fuori dell’Asia hanno già aderito ad Aiib, tranne Stati Uniti, Giappone e Canada.