SIRIA. Damasco non prende ordini da Mosca, dice Assad

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Il presidente siriano Bashar al-Assad ha negato che la Russia, suo principale alleato, stia prendendo decisioni per lui, dicendo che era naturale avere divergenze di opinione tra gli alleati.

In un’intervista rilasciata al quotidiano britannico The Mail, e pubblicata nella sua interezza dall’agenzia di stampa siriana Sana, Assad ha smentito le affermazioni relative al controllo di Mosca sulle mosse diplomatiche e militari siriane.

I russi «mai, durante la nostra relazione, hanno cercato di dettarci l’agenda, anche se ci sono differenze», ha detto Assad. Il presiedente siriano ha dichiarato che «è naturale avere differenze tra i diversi partiti, sia all’interno del nostro governo o di altri governi; Russia-Siria, Siria-Iran, Iran-Russia, e all’interno di questi governi. «È molto naturale, ma alla fine, l’unica decisione su quello che sta succedendo in Siria e su quello che sta succedendo, è una decisione siriana», ha detto Assad.

La Reuters riportava l’11 giugno che un dispiegamento di truppe russe in Siria vicino al confine libanese aveva causato attriti con le forze sostenute dall’Iran, apparentemente un caso di attrito tra Mosca e gli altri alleati di Assad appoggiati dall’Iran. Nell’intervista, Assad ha detto che si aspetta che la guerra nel suo paese sia finita in «meno di un anno», ribadendo il suo obiettivo di riprendere «ogni centimetro» di Siria. Secondo lui, il coinvolgimento di potenze straniere come il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Francia sta prolungando il conflitto.

Assad ha inoltre affermato che tali interventi hanno rallentato la risoluzione della situazione nelle zone della Siria sudoccidentale controllate dai ribelli:«Stavamo per raggiungere la riconciliazione nella parte meridionale della Siria solo due settimane fa, ma l’Occidente ha interferito e ha chiesto ai terroristi di non seguire questa strada al fine di prolungare il conflitto siriano», ha detto Assad ripreso da al Jazeera.

Lucia Giannini