SIRIA. Si scatena l’incubo YPG ad Afrin presa dai turchi

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Le forze del FSA, alleate dei turchi, si stanno dando al saccheggio della città di Afrin: nulla si sta salvando, riportano fonti social: case, negozi, attività commerciali, viene preso d’assalto e spogliato dai “ribelli”, alleati di Erdogan. In precedenza, i combattenti curdi nella regione nordoccidentale siriana dell’Africa, hanno promesso di continuare a combattere le forze turche e i gruppi ribelli sostenuti dalla Turchia, passando dal confronto diretto alla tattica di guerriglia.

Secondo quanto riporta Al Jazeera, i ribelli dell’Esercito Libero Siriano, Fsa, e le forze turche, che hanno acquisito il controllo completo della città di Afrin il 18 marzo, hanno continuato le loro attività per mettere in sicurezza la città.

«Le nostre forze sono presenti in tutta la provincia di Afrin. Queste forze colpiranno le posizioni del nemico turco e dei suoi mercenari in ogni occasione (…) Le nostre forze in tutta Afrin diventeranno un incubo costante per loro», ha dichiarato alla televisione curda, Othman Sheikh Issa, rappresentante delle Unità di protezione del popolo curdo, Ypg.

La risposta di Ankara non si è fatta attendere: «Molti dei terroristi hanno messo la coda fra le gambe e sono fuggiti» ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un discorso tenuto nella Turchia occidentale, alla cerimonia del 103° anniversario della Campagna di Gallipoli nella città di Çanakkale, dopo aver annunciato che il centro di Afrin era stato catturato alle 8:30 ora locale; Erdogan ha detto che 3.603 “terroristi” erano stati neutralizzati dall’avvio dell’operazione Ramoscello d’Ulivo il 20 gennaio. «Le nostre forze speciali e i membri dell’Esercito Libero siriano stanno pulendo i resti e le trappole che hanno lasciato (…) Nel centro di Afrin, i simboli della fiducia e della stabilità sventolano al posto degli stracci dei terroristi».

Erdogan ha poi detto che la bandiera turca e la bandiera dei combattenti dell’opposizione siriana erano state innalzate in città; ha aggiunto: «Dovremo prendere le misure necessarie per ricostruire Afrin, aumentare le infrastrutture e cancellare le tracce dei terroristi. Le bandiere dell’esercito siriano libero e quello turco sono issate nel centro della città di Afrin (…) Non siamo lì per occupare, ma per spazzare via i gruppi terroristici e raggiungere la pace», ha osservato Erdogan.

Nella giornata del 18 e del 19 marzo, si apprende da fonti social media che sono stati segnalati scontri con le truppe del Ypg, le stesse che Erdogan dà per sconfitte e in fuga. 

Tommaso dal Passo