Imminenti disordini sociali in Cambogia

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CAMBOGIA – Phnom Penh. 07/02/14. I sindacati cambogiani non vogliono definire l’astensione da lavoro, prevista per il 10 febbraio, dei lavori di 200 fabbriche del settore abbigliamento come uno sciopero generale. Secondo i rappresentanti dei lavoratori, se i datori di lavoro diranno sì alle richieste l’astensione da lavoro si fermerà. 

 

Ma in realtà lo sciopero ci sarà, anche perché il governo ha annunciato ieri dopo una riunione di quattro ore, che non ci sarà l’aumento del salario minimo, nonostante i sindacati richiedono almeno 160 dollari al mese.

Per il portavoce del Ministro per il Lavoro Heng Sour: «Nella riunione di oggi, non abbiamo parlato di cifre, ma solo di dati tecnici, di come possiamo sostenere la LAC [ Comitato consultivo del lavoro ] e come andare incontro alle necessità dei lavoratori [ le richieste dei sindacati ] o non». Di certo c’è che i lavoratori son scontenti del salario minimo. Tanto che i rappresentanti di nove confederazioni sindacali incontrati hanno detto che a breve ci sarà un’altra dimostrazione su larga scala. Per Sina Pav, presidente del Collettivo dell’Unione circolazione dei lavoratori, i sindacati rimarranno fermi sulle loro richieste, che comprendono, tra le altre cose, un aumento salariale e la liberazione di 23 sindacalisti e lavoratori imprigionati dal violente repressioni il mese scorso .

«I nostri membri provenienti da circa 200 fabbriche di tutto il paese si riuniranno presso i loro stabilimenti per chiedere al governo rilasciare i 23 lavoratori e di rispettare altri sei punti del documento presentato al governo. «Se il giudice non consente la libertà ai 23 lavoratori verrà annunciato il secondo sciopero di massa».

Tra i punti scritti nel documento presentato al governo e alla corte: «perseguire le forze di sicurezza che avevano colpito a morte o ferito i lavoratori il 3 gennaio, revoca di un divieto frettolosamente applicato di riunioni pubbliche e la fine di un’azione legale contro i sindacati». 

Uno sciopero di massa è iniziato a fine dicembre per chiedere un aumento del salario minimo che il governo prima ha accettato di alzare a 95 dollari compreso un bonus di salute $ 5, e poi a $ 100.