GIAPPONE. Entro il 2018 la pace con Russia e Cina

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Tokyo potrebbe ritrovarsi in “pace” con Pechino e Mosca. 

Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha dichiarato, a margine dell’Eastern Economic Forum di Vladivostok, che lui e il presidente cinese Xi Jinping hanno concordato sul fatto che i due paesi sono responsabili della pace e della prosperità nel mondo, nonché condividono l’obiettivo di raggiungere la denuclearizzazione della Corea del Nord.

Abe aveva detto, prima del suo incontro con Xi, che i due paesi si erano impegnati in un’ampia cooperazione «in tutti i settori, con una comunicazione e un dialogo attivi (…) L’orizzonte della cooperazione si sta estendendo», riporta Kyodo.

Le relazioni tra Pechino e Tokyo si sono stabilizzate negli ultimi mesi, durante l’intensificarsi della pressione commerciale degli Stati Uniti sia sulla Cina che sul Giappone. Abe ha detto ai media, dopo l’incontro con Xi, che le due parti hanno «riaffermato l’impegno ad approfondire la cooperazione», e hanno concordato di lavorare insieme in preparazione della sua visita di ottobre a Pechino, la prima visita di un primo Ministro giapponese nella capitale cinese dal 2011, riporta Scmp.  L’agenzia Xinhua riporta che i due leader si sono incontrati «per migliorare ulteriormente i legami bilaterali e assumersi la responsabilità congiunta nella promozione della pace e della stabilità globale e regionale, nonché dello sviluppo e della prosperità».

Inoltre, ci potrebbero essere grandi novità diplomatiche anche nei rapporti tra Tokyo e Mosca, emerse sempre a Vladivostok. Vladimir Putin ha annunciato un possibile passo avanti nelle relazioni nippo-russe. Il presidente russo ha suggerito che un accordo di pace «senza condizioni preliminari» potrebbe essere firmato entro la fine dell’anno, riporta Asia Times. La sua svolta è arrivata a pochi giorni dopo aver confessato che la disputa territoriale tra Giappone e Russia, che si trascina da settant’anni, difficilmente potrà essere risolta nel prossimo futuro: «Abbiamo cercato di risolvere la disputa territoriale per 70 anni», aveva detto Putin il secondo giorno del Forum. Poi Putin, dopo l’incontro con Abe, ha detto: «Shinzo ha detto: “Cambiamo il nostro approccio”. Concludiamo un accordo di pace entro la fine dell’anno senza alcuna condizione preliminare. Non è uno scherzo».

Il Presidente russo ha sottolineato che siglare un accordo creerebbe un’atmosfera migliore e permetterebbe ai due paesi di «continuare a risolvere tutte le questioni in sospeso come amici (…) Sembra che questo faciliterebbe la soluzione di tutti i problemi che non siamo stati in grado di risolvere negli ultimi 70 anni», ha aggiunto Putin. Da parte sua, Abe ha detto che i due paesi «hanno un dovere verso le generazioni future (…) Camminiamo insieme memori delle domande: “Se non lo facciamo ora, quando? E se non lo facciamo, allora chi lo farà?” (…) Siamo entrambi pienamente consapevoli che non sarà facile». 

In risposta, i funzionari del ministero degli Esteri russi e giapponesi hanno sottolineato che il lavoro su un futuro accordo continuerà come al solito.

Antonio Albanese