ARABIA SAUDITA. Prima donna Rettore universitario

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Vento di cambiamento in Arabia Saudita per le donne con incarichi ufficiali. Dalal Moheealdin Namnaqani, docente in medicina, è la prima donna saudita ad assumere l’incarico di rettore di facoltà universitaria, riporta la Saudi Press Agency.

L’Università di Taif, famoso ateneo misto nel Regno, ha designato, in base al curriculum accademico e scientifico, la Namnaqani al ruolo di rettore della facoltà di Medicina, su indicazione del ministro dell’Istruzione Saudita, Ahmed Al Issa.

Nell’esprimere soddisfazione per il mandato assegnatole, il neo rettoreNamnaqani ha affermato che l’attuale leadership saudita guidata da Re Salman considera le donne una componente rilevante a servizio della nazione in numerosi campi, compresi il Majlis al Shora, il mondo accademico e il settore privato.

Non va dimenticato, infatti, che nel 2015, il gigante petrolifero dell’Arabia Saudita, Aramco, ha nominato Huda al-Ghosn direttore esecutivo del personale incaricata delle relazioni con i dipendenti e la formazione. Al Ghosn è stata quindi la prima donna a ricoprire questa posizione nella storia della società di stato saudita.

Aramco, riprota al Arabya, ha detto che Ghosn sarà responsabile per tutti i programmi che comportano la pianificazione della forza lavoro, il reclutamento, la formazione e lo sviluppo, nonché la conservazione, i servizi e il coordinamento delle relazioni legali degli oltre 60.000 dipendenti.
Huda al-Ghosn conseguito un Mba presso l’American University di Washington dc e una laurea in inglese presso la King Saud University di Riyadh. Al-Ghosn è entrata in Aramco nel 1981 e si è mossa via via su per la scala gerarchica della società.
Nel 2015, la saudita Huda al Ghosn è stata inserita da Forbes come una delle 100 donne più potenti del mondo arabo.
L’iter della liberalizzazione delle donne saudite sta passando anche attraverso altre norme che riguardano la vita di tutte le donne e che hanno avuto nel passato ed oggi un maggiore impatto mediatico come la possibilità di potersi spostare “liberamente” e di poter guidare autoveicoli.

Maddalena Ingroia