VENEZUELA. Sempre meno carne sulle tavole di Caracas

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I frigoriferi sono pieni. Non mancano in mostra macellerie e frigoriferi pieni. Le vendite però non sono la stessa cosa di prima, e il consumo è calato del 77,14% e restano nei macelli circa 35 milioni di chili di carne al mese, dicono i produttori, perché semplicemente non si vendono.
Il minore potere d’acquisto della popolazione è stato decisivo perché i 35 chili pro capite annui di consumo di carni, si siano ridotti a sei chili annui dal 2012, secondo i dati dell’Asociación Venezolana de Criadores de Ganado Cebú, Asocebu, riporta il quotidiano El Carabobeno. Investire nell’allevamento ha un impatto negativo sulle finanze di coloro che sono impegnati nel settore bestiame del paese sudamericano e che, nonostante la crisi economica si trovano a continuare a investire.
Le conseguenze sono state drammatiche. Non solo il mancato consumo di carne è misurabile nella perdita di peso dei venezuelani, ma anche nella riduzione compresa tra il 40% e il 45% della busta paga nelle aziende agricole, che non hanno avuto altra scelta che mantenere il pagamento del salario con aumenti costanti dei prezzi decretati dall’esecutivo.

A questo si aggiunge l’insicurezza e la mancanza di macchinari. Si registrano sempre più casi di furti di bestiame nelle aziende del paese, mentre almeno il 50% della flotta agricola è paralizzata dalla mancanza di pezzi di ricambio.

Eppure, l’Unione è in grado di coprire il 50% del mercato nazionale e si sforza di integrare la tecnologia nelle sue aziende. Più del 90% degli animali vivi attualmente in Venezuela sono prodotti di biotecnologia e di inseminazione artificiale, ecco perché la maggior parte del bestiame nel paese è costituita da zebù, risultato di combinazioni genetiche che rendono gli animali utili a un duplice scopo: carne e latte.

Sono stati fatti una serie di investimenti per aumentare la produzione: attualmente il 90% della produzione di latte del paese, si traduce in latte Uht, a lunga conservazione, e scremato.

In numeri si tratta di 18 milioni di litri al mese e di 20 milioni che vengono elaborati nel paese; cioè otto litri pro capite all’anno sui precedenti 20 litri consumati ogni anno dai venezuelani.

Graziella Giangiulio