USA. È improbabile che Washington rientri nel Trattato Cieli Aperti 

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È improbabile che gli Stati Uniti rientrino nel Trattato dei Cieli Aperti, per le loro preoccupazioni sulla non conformità russa; l’Amministrazione Biden dice ai partner che così facendo invierebbe il “messaggio sbagliato” alla Russia.

In una nota della Casa Bianca, inviata giorni prima che l’aeronautica militare degli Stati Uniti confermasse i piani per mandare in pensione gli aerei usati per partecipare al patto di sorveglianza reciproca, può segnare la fine delle speranze che gli Stati Uniti rientrino nell’accordo. Anche se il presidente Joe Biden, come presidente eletto, ha condannato la decisione dell’allora presidente Donald Trump l’anno scorso di ritirarsi dal trattato, la Russia da allora si è ritirata, e la divisione del Senato costituisce una difficoltà ulteriore, riporta Defence Web.

Il Dipartimento di Stato ha detto il 5 aprile che una decisione finale non era ancora stata presa. Tuttavia, in un’iniziativa del 31 marzo, ha detto che l’Amministrazione è «francamente preoccupata che accettare di rientrare in un trattato che la Russia continua a violare manderebbe il messaggio sbagliato alla Russia e minerebbe la nostra posizione sul più ampio programma di controllo delle armi (…) Mentre riconosciamo che le violazioni dei cieli aperti della Russia non sono della stessa portata della sua violazione materiale del trattato Inf, fanno parte di un modello di disprezzo russo per gli impegni internazionali – nel controllo delle armi e oltre – che solleva domande sulla disponibilità della Russia a partecipare in modo cooperativo in un regime di fiducia».

L’amministrazione Biden non ha precisato le sue preoccupazioni di non conformità nella lettera, ma l’Amministrazione Trump aveva rotto con Mosca su quali telecamere sono state equipaggiate sui voli russi; ha anche accusato la Russia di limitare i voli su Kaliningrad e di usare Open Skies per sorvegliare il Trump golf resort a Bedminster, New Jersey.

Altri paesi firmatari del trattato Cieli Aperti, tra cui importanti alleati della Nato, hanno spinto affinché gli Stati Uniti rimanessero come partecipante, sostenendo che il patto serve come un prezioso canale di trasparenza e dialogo tra la Russia e gli Stati Uniti. La lettera ha riconosciuto che la questione è emersa in un evento Nato del 25 febbraio, così come in conversazioni private. Il messaggio diplomatico non esclude completamente un ritorno, ma è una brusca svolta rispetto a novembre, quando Biden ha condannato il ritiro.

Antonio Albanese