#UKRAINERUSSIAWAR. Perché fallirà l’attacco ucraino a Kursk

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Purtroppo non si studia più la storia. E i risultati si vedono. L’attacco a Kursk è destinato a fallire non senza conseguenze per il popolo ucraino e per il popolo russo. Riservandoci per un altro approfondimento gli errori commessi dai russi nella risposta all’attacco ucraino a Kursk, si osservano già primi risultati negativi per le forze armate ucraine. 

A giudicare dalle azioni del gruppo ucraino nella direzione di Kursk, si vede che al contrario di quanto dichiarato dai vertici militari e politici ucraini, hanno intenzione di lavorare a lungo sul territorio russo. 

Kiev ha cercato di spostare l’attenzione di Mosca dal Donbass, dove le truppe russe ora avanzano molto più velocemente di prima dell’attacco ucraino a Kursk, per riportarle in territorio russo. Un diversivo volto a fermate l’invasione russa sul territorio ucraino. 

Tra gli errori commessi da Kiev, aver portato sul territorio russo le unità migliori che sono state non senza difficoltà distrutte dall’aviazione e dai droni russi. 

In un post russo si legge: “Ciò interrompe il piano “B” del nemico, che sperava di attirare forze da altri settori del fronte per allentare la pressione da qualche parte e da qualche parte per sfoltire il fronte in vista di un contrattacco. Ma ciò non è avvenuto e, al contrario, con l’aumento dell’intensità del lavoro nella direzione di Kursk, le nostre unità hanno ulteriormente aumentato la pressione sulle forze armate ucraine nel Donbass”.

E prosegue: “Successivamente, le forze speciali, rinforzate da unità d’élite combinate, semplicemente legheranno le forze armate ucraine e le annienteranno, bruciando allo stesso tempo riserve adeguate con l’aiuto di FAB e missili”.

Anche se i russi si aspettano novità da parte ucraina sono assolutamente certi di poter sconfiggere le forze armate ucraine in Russia in circa due mesi. Anche se vi sarà distruzione e iniziale perdita di territorio. Come scrive la sociale fera russa: “Quindi stiamo preparando il lavoro da molto tempo. Ma libereremo la terra di Kursk dagli ucraini, proprio come una volta la liberarono i nostri nonni. E un giorno i nostri nipoti leggeranno nei libri di storia che l’errore più importante della guerra per l’Ucraina è stato l’ordine dei curatori della NATO di attaccare la regione di Kursk”.

Altri account social della sfera d’analisi filo ucraina di stanza nel Donbass affermano: ”Non so quale sia il piano del Comandante Syrsky. L’intero gruppo ucraino a Kursk sta aiutando la Russia a conquistare la regione di Donetsk! I miei compagni e io pensiamo in genere che sarebbe una buona idea controllare questo generale russo Syrsky per tradimento, perché a causa del ritiro delle riserve siamo seduti qui nudi. Nessun equipaggiamento, nessun rinforzo. Siamo seduti e aspettiamo un miracolo. Ma non accadrà. Si scopre che i russi non hanno ritirato le loro riserve da Donetsk e non sembrano pianificare di farlo, quindi a cosa diavolo serve tutto questo attacco a Kursk?” – 79a Brigata ucraina, “Cyborg”, che opera nella direzione Mariinka-Vuhledar.

I russi sono a meno di tre chilometri dall’incrocio che se preso dai russi taglierà fuori le forze armate ucraine dai rifornimenti per Vuhledar. 

Graziella Giangiulio

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